Commento al De visione Dei di Nicola Cusano

Rivista di Ascetica E Mistica 1:35–82 (2010)
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Abstract

Il lavoro consiste in una particolare rilettura del testo cusaniano, nella quale si cerca di evidenziare, tra le altre fonti, soprattutto la presenza di Meister Eckhart. La “discesa” nel fondo dell'anima è presentata come il culmine teoretico di quel cammino di visione a cui e-duca l'aegnima dell'icona. Per queste ragioni l'articolo punta sull'influsso della mistica speculativa in campo teoretico e di quella dottrina che M. Eckhart chiama “Generazione del Logos nell'anima”. Tale trattazione apre poi il senso dell'ampia sezione dedicata alla filosofia negativa e ai “nomi divini” del Deus Trinitas, stavolta sulla scia di Dionigi: Infinito, Non-Aliud e Padre. Centrale è la figura del Cristo, unica vera condizione di possibilità della visione “di” Dio in quanto unico mediatore tra il finito e l'infinito; in Cristo si realizza quella paradossale unione delle due nature ed offre così all'umanità la chiave tanto desiderata per avvicinare l'Infinito.

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Andrea Fiamma
Università degli Studi di Milano

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2013-12-25

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