Results for 'Annamaria Trovato'

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  1. The Ethical Work that Regulations Will not Do.Carusi Annamaria & De Grandis Giovanni - 2012 - Information, Communication and Society 15 (1):124-141.
    Ethical concerns in e-social science are often raised with respect to privacy, confidentiality, anonymity and the ethical and legal requirements that govern research. In this article, the authors focus on ethical aspects of e-research that are not directly related to ethical regulatory framework or requirements. These frameworks are often couched in terms of benefits or harms that can be incurred by participants in the research. The authors shift the focus to the sources of value in terms of which benefits or (...)
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  2. Harvesting the Promise of AOPs: An assessment and recommendations.Annamaria Carusi, Mark R. Davies, Giovanni De De Grandis, Beate I. Escher, Geoff Hodges, Kenneth M. Y. Leung, Maurice Wheelan, Catherine Willet & Gerald T. Ankley - 2018 - Science of the Total Environment 628:1542-1556.
    The Adverse Outcome Pathway (AOP) concept is a knowledge assembly and communication tool to facilitate the transparent translation of mechanistic information into outcomes meaningful to the regulatory assessment of chemicals. The AOP framework and associated knowledgebases (KBs) have received significant attention and use in the regulatory toxicology community. However, it is increasingly apparent that the potential stakeholder community for the AOP concept and AOP KBs is broader than scientists and regulators directly involved in chemical safety assessment. In this paper we (...)
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  3. Guillelmus de Aragonia, De nobilitate animi., ed. and trans., William D. Paden and Mario Trovato. Cambridge, MA: Harvard University Press, 2012. Pp. xvi, 193. $40. ISBN: 978-0-674-06812-4. [REVIEW]Jason Aleksander - 2015 - Speculum 90 (2):548-549.
    Review of: Guillelmus de Aragonia, De nobilitate animi, ed. and trans. William D. Paden and Mario Trovato. (Harvard Studies in Medieval Latin 2.) Cambridge, MA: Harvard University Press, 2012. Pp. xvi, 193. $40. ISBN: 978-0-674-06812-4.
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  4. Conversazione con Emanuele Severino.Bruno Cortesi - 2016 - Quaderni Borromaici 3:207-219.
    Quanto segue intende proporsi come il resoconto di una conversazione che Andrea Oliani, Bruno Cortesi e Pietro Vigiani, tutti studenti presso l’Almo Collegio Borromeo di Pavia, hanno intrattenuto con Emanuele Severino, volta ad enucleare, muovendo da spunti talvolta anche polemici, alcune delle concettualità fondanti quel corpus di dottrine che cade sotto il nome di severinismo. Severino è stato squisito nell’accoglierci e ospitarci nella sua dimora di Brescia, lucido e assolutamente puntuale nel controbattere alle nostre provocazioni. La discussione ha poi (...) naturale seguito in una conferenza di carattere più divulgativo tenuta dal filosofo presso il Collegio Borromeo, dal titolo Sulla Tecnica. Severino consegue la laurea in Filosofia nel 1950 come alunno del Collegio Borromeo, discutendo una tesi intitolata Heidegger e la metafisica sotto la supervisione di Gustavo Bontadini. Solo un anno più tardi ottiene la libera docenza in filosofia teoretica. Nel 1964 pubblica lo scritto Ritornare a Parmenide, che, insieme a La Struttura Originaria rappresenta la miccia che innescherà negli anni successivi quello che molti hanno definito lo “scandalo” del severinismo. Questi scritti, come altri, posseggono una portata teorica tanto dirompente che già nel 1969, a seguito di un lungo e accurato esame condotto da Cornelio Fabro, la Chiesa cattolica proclamerà l’insanabile pposizione tra il pensiero di Severino e il Cristianesimo. Comprendere tale pensiero è cosa ardua, se prima non ci sia volti alla grecità delle origini: essa è, per Severino, il luogo ove in maniera inaudita (nel senso letterale di “mai udita prima”) viene pensato l’Incontrovertibile, il “Sempre Salvo”, ciò la cui egazione è auto-negazione, e che pertanto non può in alcun modo essere contraddetto; In altri termini: la Verità. Essa è anche stata in grado per la prima volta di concepire in maniera radicale L’Essere e il suo corrispettivo: il Niente inteso come radicale assenza di qualsiasi positività. L’aver inteso la Verità come Saphés (“Ciò che brilla di luce propria” da cui Philo-Sophìa) da un lato, e l’aver posto L’Essere e il Niente dall’altro, sono gli atti che per Severino fondano quell’immenso edificio culturale che ancora oggi domina il pianeta tutto: L’Occidente. È possibile, dunque, individuare una pars construens e una pars destruens negli scritti di Emanuele Severino: da una parte sembra che, facendo uso di un apparato logico e ontologico raffinatissimo, egli cerchi di porre in questione le categorie di pensiero occidentali risolvendo il Problema dell’Occidente alla radice, cioè eliminandolo (accenneremo a quale sia questo problema e a cosa significhi eliminarlo); in questa che è una vera e propria opera di demolizione, il Nostro (pars construens) intende mostrare come tutto quanto si mostra nell’orizzonte esperienziale sia “da sempre salvo” perché eterno. Ciò sfocia, in scritti quali Pensieri sul Cristianesimo, Technè, Il Giogo, Il Nulla e la Poesia, in una “ricostruzione” volta a mostrare come le categorie introdotte dal pensiero greco si riverberino in ogni forma della razionalità occidentale, dall’arte, alla filosofia, al diritto, alla politica, determinandone in maniera necessaria gli sviluppi. Precisiamo, per correttezza, che lo stesso non è stato rivisto da Severino. (shrink)
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  5. European Computing and Philosophy.Gordana Dodig-Crnkovic - 2009 - The Reasoner 3 (9):18-19.
    European Computing and Philosophy conference, 2–4 July Barcelona The Seventh ECAP (European Computing and Philosophy) conference was organized by Jordi Vallverdu at Autonomous University of Barcelona. The conference started with the IACAP (The International Association for CAP) presidential address by Luciano Floridi, focusing on mechanisms of knowledge production in informational networks. The first keynote delivered by Klaus Mainzer made a frame for the rest of the conference, by elucidating the fundamental role of complexity of informational structures that can be analyzed (...)
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  6. La genealogia dell'umano. Una filosofia dell'autorità.Stefano Biancu - 2021 - Milano MI, Italia: Vita e Pensiero.
    La questione dell’autorità, tema classico delle filosofie dell’educazione, del diritto e della politica, non pare aver trovato altrettanta attenzione da parte della filosofia morale. Tale difetto di interesse potrebbe avere a che fare con un certo sospetto che la nozione tradizionalmente suscita, sospetto riconducibile a una presunta alternativa tra l’autorità e la libertà: quanto più è forte e solida la prima, tanto meno lo sarebbe la seconda. Si tratta di un’alternativa legata a un appiattimento dei due termini sulla loro (...)
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  7. Wolpert, Chaitin e Wittgenstein sull'impossibilità, l'incompletezza, il paradosso bugiardo, il teismo, i limiti del calcolo, un principio di incertezza meccanica non quantistica e l'universo come computer, il teorema finale della Teoria della Macchina di Turing (rivisto 2019).Michael Richard Starks - 2020 - In Benvenuti all'inferno sulla Terra: Bambini, Cambiamenti climatici, Bitcoin, Cartelli, Cina, Democrazia, Diversità, Disgenetica, Uguaglianza, Pirati Informatici, Diritti umani, Islam, Liberalismo, Prosperità, Web, Caos, Fame, Malattia, Violenza, Intellige. Las Vegas, NV USA: Reality Press. pp. 177-181.
    Ho letto molte recenti discussioni sui limiti del calcolo e dell'universo come computer, sperando di trovare alcuni commenti sull'incredibile lavoro del fisico polimatematico e del teorista delle decisioni David Wolpert, ma non ho trovato una sola citazione e quindi presento questo brevissimo riassunto. Wolpert si dimostrò una straordinaria impossibilità o incompletezza teoremi (1992-2008-see arxiv dot org) sui limiti dell'inferenza (calcolo) che sono così generali che sono indipendenti dal dispositivo che fa il calcolo, e anche indipendenti dalle leggi della fisica, (...)
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