In questo contributo di introduzione al volume “Biodiversity” (Rivista di Estetica n. 59, 2015), dopo aver sottolineato il legame tra la realizzazione degli inventari biologici (le tassonomie) e lo studio della biodiversità, e la difficoltà di definire la biodiversità, prendo in esame tre diversi modi di intendere il valore della biodiversità. Oltre al valore etico ed estetico, oggetto rispettivamente di discipline relativamente recenti come l’etica ambientale e l’estetica ambientale, la biodiversità ha un valore economico, presente soprattutto nel cosiddetto approccio dei (...) servizi ecosistemici, dove la biodiversità è principalmente intesa nei termini dei servizi che gli ecosistemi possono offrire agli esseri umani presenti e futuri. (shrink)