In Isabella Tassani, Gino Tarozzi, Alessandro Afriat, Gennaro Auletta, Stefano Bordoni, Marco Buzzoni, Claudio Calosi, Vincenzo Fano, Alberto Cappi, Giovanni Macchia, Fabio Minazzi & Arcangelo Rossi (eds.),
Oltre la fisica normale. Interpretazioni alternative e teorie non standard nella fisica moderna. ISONOMIA - Epistemologica. pp. 96-115 (
2013)
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Abstract
Nel corso della seconda metà del XX secolo si è progressivamente svilppata
ed affermata una cosmologia “standard”: vedremo in che cosa consiste e
come si è costituita. Vedremo anche quali sono i suoi limiti e quali nuove
teorie si candidano per superarli. Vorrei comunque chiarire subito che la
cosmologia standard, per quanto possano sembrare sorprendenti i suoi
risultati (qualche specialista parla di preposterous universe, ovvero di un
assurdo universo), si fonda su esperimenti ed osservazioni, ed avrebbe
potuto essere falsificata tante volte: ciò non è finora accaduto. Al cuore della
cosmologia standard abbiamo quella che viene chiamata “teoria del Big
Bang” la quale, offrendo una descrizione quantitativa dell’origine comune e
dell’evoluzione di tutto l’universo osservabile, rappresenta una delle grandi
conquiste intellettuali del XX secolo. Detto questo, nel quadro della teoria
del Big Bang sono ancora possibili molti modelli diversi: soltanto alla fine
del XX secolo si è finalmente avuta la convergenza su un modello
particolare, che costituisce il modello standard (detto anche concordance
model).
Che cosa possiamo invece definire come cosmologia non standard? A
parte le teorie alternative al Big Bang che appartengono al passato (come
quella dello Stato Stazionario), abbiamo oggi teorie che si propongono di
andare al di là del Big Bang e di spiegare ciò che la cosmologia standard per
sua natura non è in grado di spiegare. Abbiamo così l’inflazione, i modelli
di pre-Big Bang, gli universi-brana, il Multiverso, che a livelli diversi si
basano su una nuova fisica non verificata sperimentalmente: siamo dunque in un campo altamente speculativo, ricco di ipotesi e molto lontano dalla
pratica quotidiana dell’astronomo.
In questo contributo cercherò di seguire una traccia storica e, per quanto
riguarda la bibliografia, salvo poche eccezioni rimanderò ad una piccola
selezione di review e libri nei quali il lettore potrà trovare i riferimenti agli
articoli originali e specialistici. Per un’introduzione aggiornata in lingua
italiana alla cosmologia, segnalo il testo a livello universitario di Bonometto(2008).