Abstract
Luca Corchia esamina gli indirizzi normativi, la programmazione e il coordinamento delle strategie della Regione Toscana in merito alla promozione di una cultura di pace e nel quadro di un sistema integrato regionale che include altresì la promozione dell’attività di cooperazione e partenariato internazionale. Pace e cooperazione sono i due assi di una politica che assume come finalità il ripudio della guerra, la tutela dei diritti umani, la democrazia politica, la giustizia economica e la solidarietà sociale. Tutti i documenti della Regione Toscana, per coerenza esterna “verticale” ed “orizzontale”, disciplinano in forma integrata i due settori tanto nei contenuti quanto nell’iter delle loro procedure. Un aspetto rilevante di tale orientamento concerne il processo partecipativo, esteso a Comuni, Province, Comunità montane, mondo della scuola e associazioni, con la costituzione di “Conferenze regionali”, “Forum territoriali della cooperazione e della pace”, “Tavoli di coordinamento di area geografica”; sedi di concertazione degli obiettivi generali, specifici e delle scelte di allocazione delle risorse dedicate agli “Interventi dei soggetti terzi” e ai “Progetti di Interesse Regionale” (PIR). La partecipazione come metodo decisionale ex ante ma anche come strumento di trasparenza, controllo e valutazione ex post. L’elemento fondante delle azioni regionali è il riconoscimento e la valorizzazione delle comunità locali quali promotrici della cultura della pace, anzitutto attraverso la comunità scolastica. La scuola, infatti, è presente in massima misura nell’articolato ventaglio di progetti di cui si fa menzione in questo scritto.