Abstract
“Identità” qui si intende nel senso già precisato da Aristotele di “identità numerica”, che si ha “quando i nomi sono parecchi, ma la cosa è una sola” e, non nel senso di “identità specifica”, che si ha invece “quando gli oggetti, pur essendo parecchi, non rivelano differenze quanto alla specie”.1 In questo articolo intendo fornire al lettore indicazioni introduttive (non certo esaustive) sul posto che la nozione di identità numerica occupa nella logica contemporanea e nell’area di riflessione filosofica del Novecento più strettamente legata alla logica, la filosofia analitica. Nella terza parte proporrò qualche spunto per un’indagine originale.