Abstract
Obiettivo di questo articolo sarà presentare l’analisi fenomenologica e teoretica che Sartre propone del concetto di malafede, a partire dal romanzo La Nausea fino all’opera L’essere e il nulla. Ricostruendo il procedimento sartriano, che dall’atteggiamento interrogativo dell’uomo di fronte all’essere porta alla posizione del non-essere, giungeremo alla libertà e all’angoscia, quali caratteri costitutivi dell’essenza umana. Il tentativo di fuggire dalla libertà, a cui per Sartre siamo condannati, e dall’angoscia che da essa deriva, condurrà l’uomo sartriano all’autoinganno, ad una vita inautentica… alla malafede.