Abstract
Abstract. Following the tracks of Ryle and based upon the theory of complex systems, we shall
develop a characterization of action-based consciousness as an embodied, embedded, selforganized
process in which action and dispositions occupy a special place. From this perspective,
consciousness is not a unique prerogative of humans, but it is spread all around, throughout
the evolution of life. We argue that artificial systems such as robots currently lack the genuine
embodied embeddedness that allows the type of self-organization that is relevant to consciousness.
Sommario. Seguendo la linea tracciata da Ryle e basata sulla teorie dei sistemi complessi,
svilupperemo una caratterizzazione della coscienza basata sull’azione come un processo incarnato,
situato e auto organizzante nel quale le azioni e le disposizioni occupano un ruolo decisivo.
Da questo punto di vista, la coscienza non è una prerogativa esclusiva degli esseri umani,
ma è diffusa nel mondo naturale grazie ai processi evolutivi. Noi sosteniamo che i sistemi artificiali
come i robot attualmente sono carenti del tipo di relazione con la corporeità e con
l’ambiente che consente quel tipo di auto-organizzazione indispensabile per l’emergenza della
coscienza.