Abstract
Articolo divulgativo pubblicato su Club Theologicum l'11 dicembre 2024. Nella prima parte leggo canonicamente i primi due capitoli di Genesi e alcuni altri passi biblici: tramite analisi dell'uso dei termini si deduce che è necessario assegnare anima e spirito anche agli animali non-umani. Nella seconda parte affronto il problema del destino escatologico degli animali: le categorie di paradiso e inferno non risultano a essi applicabili in quanto non possono avere un rapporto diretto con Dio, ma possono avere un rapporto mediato vedendo Cristo nell'uomo. Nella terza parte mi chiedo se, su base biblica, sia legittimo cibarsi di animali: concludo che lo è, ma solo momentaneamente, nello stato di cose presenti, e parimenti è legittima invece una dieta vegetariana. Nella quarta parte affronto il problema del male naturale, e quindi della sofferenza animale, com'è stato esposto da Rowe: presento due diverse soluzioni. Nella quinta parte presento la dottrina degli uffici angelici e demoniaci di Gregorio Magno, e spiego come tali uffici possano essere ricoperti anche da animali.