Abstract
In questo saggio argomento che esistono due modi di pensare i luoghi: l’uno accetta l’idea che alcuni di essi abbiano una dimensione trascendente, che per semplificare potremmo chiamare il Genius loci, ovvero il loro spirito, la loro anima; l’altro tende a svuotarli di significati che vanno al di là dell’esperienza sensibile. Chiamerò “religioso” e “profano” questi due modi di pensare: come si caratterizzano? E come definiscono l’idea di luogo? Soprattutto, quali sono le conseguenze dell’adozione dell’uno o dell’altro modo di pensare? Queste sono le domande che mi pongo in questo saggio.