Aphex 17 (
2018)
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Abstract
Che cosa vuol dire per le espressioni del nostro linguaggio avere un significato? Secondo un approccio oggi sostanzialmente standard in semantica, avere significato vuol dire prima di tutto avere un contenuto rappresentazionale, cioè poter rappresentare qualcosa. Secondo un inferenzialista come Robert Brandom, invece, le espressioni del nostro linguaggio hanno contenuto perché sono inserite in una rete di relazioni inferenziali, rispetto alla quale possono essere utilizzate per dare e richiedere ragioni. Il libro di Pietro Salis, Pratiche discorsive razionali, presenta e discute alcuni degli aspetti più interessanti dell'inferenzialismo normativo di Brandom. Si tratta della seconda monografia in lingua italiana dedicata alla filosofia del linguaggio brandomiana dopo quella di Giovagnoli (2004). Per trovare elementi di paragone con il lavoro di Salis occorre allora guardare alle pubblicazioni in lingua inglese. Tra queste ci sono le raccolte di saggi curate da Stekeler-Weithofer (2008), Prien e Schweikard (2008), e Weiss e Wanderer (2010). Ma anche le introduzioni monografiche di Wanderer (2008) e Turbanti (2017). La prima di queste introduzioni, in particolare, è quella più simile al libro di Salis, soprattutto dal punto di vista tematico.