Abstract
Nei Pensieri sulla vera valutazione delle forze vive Kant stabilisce il concetto di “mondo” per mezzo di una definizione wolffiana. Nonostante questa recezione, Kant non condivide con Wolff e i wolffiani principi fondanti della cosmologia in quanto sapere metafisico. Il contributo chiarisce come Kant metta in evidenza l'inadeguatezza della definizione wolffiana rispetto a problemi basilari della cosmologia, come la possibilità di dimostrare l'unicità del mondo e l'unità dell'universo. A differenza di precedenti interpretazioni, il contributo sostiene che Kant prova a ovviare a questa inadeguatezza proponendo un riesame del concetto di luogo e una nuova concezione delle relazioni esterne della sostanza. In riferimento a questo tema il contributo offre una nuova interpretazione delle riflessioni di Kant sulla dimensionalità dell'estensione mostrandone la rilevanza per comprendere la sua prima concezione dello spazio.