Abstract
All'inizio degli anni '90 nella pubblicistica tedesca emerge la tendenza a decretare la fine politica dell’istituzione partito. Tipicamente, il partito viene presentato come un dinosauro della democrazia ormai incapace di assolvere alle sue funzioni tipiche o come piovra infiltratasi illegittimamente in ogni ambito della vita civile. La tesi di quest’articolo è che, al contrario, i partiti tedeschi abbiano dimostrato una forte reattività alle mutate circostanze nazionali e internazionali e che siano riusciti a mantenere il loro tipico ruolo funzionale di mediatore, rappresentante ed amministratore degli interessi degli elettori.