In this thirteenth book of scilogs – one may find topics on Neutrosophy, Plithogeny, Physics, Mathematics, Philosophy – email messages to research colleagues, or replies, notes, comments, remarks about authors, articles, or books, spontaneous ideas, and so on. It presents new types of soft sets and new types of topologies. -/- Exchanging ideas with Mohammad Abobala, Ishfaq Ahmad, Ibrahim M. Almanjahie, Fatimah Alshahrani, Nizar Altounji, Muhammad Aslam, Said Broumi, Victor Christianto, R. Diksh, Feng Liu, Frank Julian Gelli, Erick Gonzalez Caballero, (...) Riad Hamido, Yaser Al-Hasan, Ahmed Hatip, Yasin Karmouta, Nivetha Martin, Preda Mihăilescu, V. Lakshmana Gomathi Nayagam, Ze Carlos Tiago de Oliveira, Alexey Platonov, Andrei Pogany, Shakti Prasad, Ranulfo Paiva Barbosa (Sobrinho), Dmitri Rabounski, Ackbar Rezaei, Constantin Sandu, A. Saraswathi, Usman Shahzad, Gocho V. Sharlanov, Stefan Spaarmann, Michael Voskoglou, Vinay Kumar Yadav, Tomasz Witczak, William H. Woodall, Mircea Zărnescu, Mohamed Bisher Zeina (in order of reference in the book). (shrink)

La sincronicità, è “la simultaneità di un certo stato psichico con uno o più eventi esterni che paiono paralleli significativi della condizione momentaneamente soggettiva” (Jung, 1952). C.G.Jung e il fisico quantistico premio Nobel, W. Pauli, ci introducono con tale concettualizzazione in un mondo, nel quale ciò che è interno e ciò che è esterno a noi non è così nettamente definito, mondo nel quale le “coincidenze” non sono più tali, ma rivestono un significato ed un’importanza per la nostra psiche, per (...) la nostra vita. Se un bambino mentre gioca sulla riva di un fiume, vi cade e rischia di venire trascinato dalla corrente, e nello stesso momento sua madre dall’altra parte della città è preda di un’angoscia che l’attanaglia e grida: “il mio bambino!”, siamo in presenza di un evento sincronistico, nel senso della definizione di Jung sopracitata. Noi crediamo, sulla scia di Jung e Pauli che la sincronicità possa essere un possibile principio esplicativo della realtà da affiancare alla causalità, per Pauli vi sono nella realtà sia elementi razionali sia irrazionali ed è quindi impossibile per la fisica dire l’ultima parola sulla realtà, visto che quest’ultima è così complessa. L’attuazione dei fenomeni sincronistici è fuori dalla portata di qualsiasi tipo di previsione razionale, l’evento sincronistico non è riproducibile ed è in qualche modo l’emblema dell’aspetto non razionale della realtà, e come detto, insieme alla più consueta logica causalistica, (ad esempio, una mela su un albero quando è matura può anche cadere), danno una visione più completa della realtà. E questa visione più completa era l’intento di Jung nell’approcciare questi fenomeni: “Cercare di aprire una via verso “l’animazione della materia” a partire dall’assunzione che “ciò che esiste sia dotato di senso”…” ( Pauli e Jung 1992, lettera n.59 di Jung, p. 100). (shrink)