Abstract
Che gli esseri umani esperiscano e rappresentino il mondo come un dominio ricco di confini è piuttosto ovvio. Tuttavia, Achille Varzi ha sottolineato a più riprese nelle sue opere che, dal punto di vista metafisico, è interessante chiedersi se i confini siano tutti dello stesso tipo. Tale domanda ci permette, infatti, di affrontare con un registro intuitivo una serie di questioni classiche circa la natura del mondo. In queste poche pagine vorrei considerare il tema dei confini da un’angolatura specifica, quella della macelleria. Dapprima introduco una triplice distinzione tra tipologie di confini (§1). Questa risulta utile per inquadrare il successivo esempio tratto dalla pratica della macelleria kosher (§2), che suggerisce una quarta tipologia di confine, dalla quale traggo spunto per alcune considerazioni circa la relazione tra confini, convenzioni e realtà (§3).