Chôra 13:253-294 (
2015)
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Abstract
I. Introduzione. I.1. Un’editio minor come sfida aperta. I.2 Per una più
selettiva eliminatio. II.1 Sulla storia del problema : l’eredità del XIX secolo
(Brandis 1823, Christ 1885, Gercke 1892) nelle edizioni del XX (Ross 1924,
Jaeger 1957). II.2. Studi recenti : la necessità di un superamento. II.3. Lo stemma
di riferimento : Harlfinger (1979). II.4. L’applicazione dello stemma nel libro
Alpha edito da Primavesi. II.5. La revisione dello stemma, proposta per Kappa
e Lambda (2009, 2010). II.6. La reazione : discussioni sul ruolo della tradizione
β in Kappa e Lambda (2015). III. Una verifica dello stemma in agenda : la
divisione delle due famiglie. III.1 Fra i codici β : L’Ambrosianus F 113 Sup. come
codex descriptus ? (libri I-IX inc.). III.2. L’ipotesi dell’ interpositus ε e le sue
implicazioni sistematiche. III.3 Allievo e maestro nel XV secolo : Matthaios
Chamariotes (C) e Giorgio Scholarios, Gennadeios II (Vk). III.4. Il non
liquet sulle parti inferiori dello stemma e il concetto di contaminazione.
IV.1. Rivedendo lo stemma dall’interno : il problema critico degli errori-guida
(Leitfehler). IV.2. Iudicium e valutazione degli errori. IV.3. Errori separativi
ed errori congiuntivi secondo la Textkritik di Paul Maas. IV.4. Una verifica
importante : il ruolo di γ. V. Un’ipotesi alternativa . V.1. Il testo della Metafisica
nei codici poziori. V.2. Un ritorno alla sigla ". V.3. Un nuovo stemma dei codici
principali della Metafisica. Appendice : una verifica sull’ipotesi γ