Abstract
ITA: In che modo il nostro cervello è in grado di produrre quel tipo di comportamento flessibile e volto a specifici scopi che chiamiamo intelligenza? Le differenze cognitive tra individui sono dovute a una varietà di abilità mentali o a una sola? Questo articolo discute gli elementi centrali della teoria dell’intelligenza generale proposta da John Duncan nel volume How intelligence happens, tradotto recentemente in italiano e corredato da un capitolo conclusivo inedito. Prendendo le mosse dalla ricerca di Charles Spearman sull’intelligenza generale e sui test d’intelligenza, Duncan caratterizza l’intelligenza nei termini di integrazione e controllo cognitivo. I dati neuroscientifici raccolti da Duncan suggeriscono che questi aspetti chiave del comportamento intelligente siano realizzati da un circuito cerebrale, chiamato multiple-demand system, in grado di scomporre problemi complessi in sotto-problemi più semplici e integrare informazioni da varie aree del cervello. ENG: How does our brain generate that sort of flexible and goal-directed behaviour that we call intelligence? Are individual differences in intelligence due to a variety of cognitive abilities or do they depend on one single mental ability? In this commentary, I revise and critically assess the key elements of John Duncan’s theory of general intelligence presented in the popular-science book How intelligence happens, recently translated into Italian and edited by F. Pavani, with a new final chapter. Starting from Charles Spearman’s research on a general intelligence factor and psychometric tests, Duncan advances a theory that characterises intelligence in terms of integration and cognitive control. Neuropsychological and neuroimaging data suggest that such key aspects of intelligent behaviour are realised by a brain network called a multiple-demand system, which is capable of decomposing complex problems into simpler sub-problems and then integrating information from different brain areas.