Results for 'vuoto'

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  1. Vuoto d’autore: indeterminazione, non intenzionalità e organizzazione nella poetica di John Cage.”.Claudia Landolfi - 2014 - Aperture 30 (2037-2558).
    The paper is focused on the intedermination in compositive processes. In particular on John Cage. The art and the thought of Cage were a response to the growing complexity of the world through a practice and a reflection that focuses heavily on the concept of emptiness, understood as technical decentralization of: the author of the musical structure and the individual and of the same identification of sounds. This complexity results from a network of independent nodes, subjects, activities and institutions that (...)
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  2. La pragmatica del vuoto in Nagarjuna.Giacomo Foglietta - 2010 - Nóema 1:1-26.
    Nāgārjuna, vissuto in India attorno al primo secolo dopo Cristo, è certamente una delle figure più importanti del pensiero buddhista. In una delle sue opere principali, le ‘Strofe sulla via di mezzo ’, egli elabora in modo compiuto la nozione di ‘vuoto’, che diverrà uno dei concetti fondamentali di tutto il buddhismo successivo, dando vita alla ‘scuola del vuoto’, la quale avrà grande fortuna in Tibet, Cina e Giappone. Per vuoto non si intende certo il nulla, bensì (...)
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  3. Tra il foglio vuoto e lo schermo. Type e token alla prova dell’arte post-mediale.Francesco Ragazzi - 2020 - In Giovanni Argan, Maria Redaelli & Timonina Alexandra (eds.), Taking and Denying. Challenging Canons in Arts and Philosophy. Edizioni Ca' Foscari. pp. 277-299.
    What kind of entities are works of art from an ontological point of view? This question has become canonical in the framework of analytic philosophy. One way of answering the puzzle seemed to be conclusive. It is the hypothesis that all, or the majority of artworks can be identified with types embedded into tokens. To begin with, I will survey how the type-token distinction transitioned from semiotics to ontology. Secondly, I will consider how some contemporary art forms contributed to questioning (...)
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  4. The" No Miracles" Justification of Induction.Mario Alai - 2009 - Epistemologia 32 (2):303.
    Il problema apparentemente insolubile di una giustificazione non circolare dell’induzione diverrebbe più abbordabile se invece di chiederci solo cosa ci assicura che un fenomeno osservato si riprodurrà in modo uguale in un numero potenzialmente infinito di casi futuri, ci chiedessimo anche come si spiega che esso si sia manifestato fin qui in modo identico e senza eccezioni in un numero di casi finito ma assai alto. E’ questa l’idea della giustificazione abduttiva dell’induzione, avanzata in forme diverse da Armstrong, Foster e (...)
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  5. Buddhismo e senso comune. Filosofia della meditazione.Marco Simionato - 2022 - Padova PD, Italia: Padova University Press.
    In che cosa crede chi pratica la meditazione buddhista? Dare una risposta univoca e coerente è assai difficile; il Buddhismo infatti si concretizza in una molteplicità di scuole e dottrine caratterizzate da complesse logiche e metafisiche. Ci sono tuttavia delle indicazioni minimali che fungono da denominator comune per chi si accosta alla meditazione. Esse riguardano soprattutto l’assenza di punti di vista determinati, l’esperienza del tempo e la relazione di dipendenza reciproca di ogni cosa con ogni altra. Utilizzando gli strumenti della (...)
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