New York, NY, USA: Penguin-Random House (
2019)
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Abstract
Nel campo delle scienze cognitive molti oggi condividono l’ipotesi che siano necessari differenti tipi di rappresentazioni per modellare i sistemi cognitivi sia naturali, sia artificiali. Si considerino le rappresentazioni basate su reti neurali, i formalismi simbolici e rappresentazioni analogiche quali rappresentazioni diagrammatiche o modelli mentali. Tutti questi metodi hanno successo nello spiegare e modellare alcune classi di fenomeni cognitivi, ma nessuno è in grado di rendere conto di tutti gli aspetti della cognizione.
A partire da queste considerazioni, riteniamo che sistemi intelligenti e architetture cognitive possano trarre vantaggio dalla combinazione di sistemi di rappresentazione diversi. Si pone allora il problema di fare interagire rappresentazioni di natura differente in maniera cognitivamente e teoricamente fondata. La nostra ipotesi è che gli spazi concettuali possano offrire una sorta di lingua comune, che consentirebbe di integrare e generalizzare molti aspetti delle impostazioni sopra menzionate, superando i limiti delle varie proposte intese singolarmente.