Results for 'rappresentazioni diagrammatiche'

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  1. Spazi multidimensionali per la rappresentazione semantica.Marcello Frixione & Antonio Lieto - 2019 - New York, NY, USA: Penguin-Random House.
    Nel campo delle scienze cognitive molti oggi condividono l’ipotesi che siano necessari differenti tipi di rappresentazioni per modellare i sistemi cognitivi sia naturali, sia artificiali. Si considerino le rappresentazioni basate su reti neurali, i formalismi simbolici e rappresentazioni analogiche quali rappresentazioni diagrammatiche o modelli mentali. Tutti questi metodi hanno successo nello spiegare e modellare alcune classi di fenomeni cognitivi, ma nessuno è in grado di rendere conto di tutti gli aspetti della cognizione. A partire da (...)
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  2. Concetti: capacità o rappresentazioni?E. Lalumera - 2008 - Epistemologia 31 (1):75-96.
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  3. Ugo Nespolo: a proposito di rappresentazioni.Elisa Caldarola - 2015 - Rivista di Estetica 58.
    An analysis of three pictorial works by Ugo Nespolo is put forward: "Barbe posticce" (1977); "Guardar Manzoni" (1974); "Il museo: Fontana" (1975). It is claimed that such works embody meditations on the concept and the varieties of representation, that they prompt critical reflections on the role of museums in art-making, and that they suggest an alternative route to that of the 'dematerialization' of the art object for the understanding of contemporary art.
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  4. Il circolo vizioso.Antonio Chiocchi - 2015 - Avellino, Italy: Associazione culturale Relazioni.
    Meccanismi e rappresentazioni della crisi italiana: 1945-1997.
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    L'idea di similitudine in Antonio Rosmini.Inge-Bert Täljedal - 2023 - In Malin Isaksson, Florence Sisask & Maria Helena Svensson (eds.), Le repos de la guerrière : Textes en l'honneur de Barbro Nilsson Sharp. Umeå University. pp. 125-137.
    Secondo Antonio Rosmini-Serbati, l’idea dell’essere è unicamente innata e forma fondamentale dell’esperienza. Provando a dimostrare l’origine dell’idea di similitudine nel rapporto tra cose reali e loro rappresentazioni mentali, Rosmini involontariamente lascia pensare che forse anche quest’idea sia innata. In modo platonico respinge “il terzo uomo” (regresso infinito), cioè la nota critica di Aristotele per quanto riguarda l’idea di similitudine. Il suo è un ragionamento circolare. Perciò in questa analisi concludiamo che l’idea di similitudine dovrebbe essere considerata innata e forma (...)
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  6. La logica dei processi culturali. Jürgen Habermas tra filosofia e sociologia.Luca Corchia - 2010 - Genova: ECIG.
    Al centro della riflessione della filosofia e delle scienze sociali, il concetto di cultura ha assunto uno spettro di significati difficilmente riassumibile in una definizione che non sia multidimensionale. Numerose sono le province di significato in cui tale concetto ricorre riflessivamente portando in primo piano ordini di realtà e punti di vista analitici differenziati. Oltre all’identità multiforme le analisi della cultura presentano sul piano storico un contesto di genesi prettamente moderno la cui rilevanza è crescente. Accanto alla coltivazione dello “spirito”, (...)
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  7. La prospettiva relazionale di Pierre Bourdieu (1). Nozioni introduttive.Luca Corchia - 2006 - The Lab's Quarterly 7 (3):1-12.
    Pierre Bourdieu si è misurato a lungo con la definizione del “quadro concettuale” della “teoria della società”, a partire dalla riflessione sul rapporto non chiarito fra la “teoria dell’azione” e la “teoria strutturalista”, ossia dalla questione preliminare di come le due principali strategie concettuali attraverso cui si sono orientate le scienze sociali si possano integrare in un “modello unitario”. La “prospettiva relazionale” indaga la genesi, lo sviluppo e la crisi tanto delle strutture sociali quanto delle rappresentazioni, dei comportamenti e (...)
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  8. Sull'opera Melanconia e società di Wolf Lepenies.Luca Corchia - 2007 - The Lab's Quarterly 8 (2):1-38.
    In Melanconia e società (1969), W. Lepenies si propone di individuare le cause storico-sociali e le conseguenze sociologicamente rilevanti degli atteggiamenti individuali e collettivi melanconici per la genesi, la conservazione e innovazione delle strutture sociali. Egli afferma che non intende definire a priori che cosa sia la melanconia, ma piuttosto ricostruirne il significato tramite le rappresentazioni dei vissuti interiori di coloro che si sono autodefiniti tali attingendo alla letteratura di corte, salottiera nobiliare e borghese, francese e tedesca. In realtà, (...)
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