Results for 'Ashleigh Campi'

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  1. Ontología analítica contemporánea: el legado del debate Carnap-Quine.G. A. Flórez Vega & René J. Campis C. - 2018 - In Roger De Jesús Sepúlveda Fernández (ed.), Estudios filosóficos en ciencia, tecnología y sociedad. Barranquilla: Universidad del Atlántico. pp. 135-148.
    El debate que se gestó alrededor del concepto de existencia en manos de Willard Van Orman Quine y Rudolf Carnap, dio al siglo XX un cúmulo de aportes significativos a la ontología. La postura realista, con algunas variantes, de Quine y el criterio anti-realista de Carnap, otorga insumos para pensar de mejor forma cómo se intenta dar descripciones acerca del inmobiliario del mundo. Conocer este debate es importante, ya que, se expone los alcances y limitaciones que implican las explicaciones ontológicas (...)
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  2. Did I do It? Yeah, You did! On Wittgenstein and Libet on Free Will.Carlos Mario Muñoz-Suárez & René J. Campis - 2008 - In Hannes Leitgeb & Alexander Hieke (eds.), Reduction and Elimination in Philosophy and the Sciences. Papers of the 31st International Wittgenstein Symposium. Austrian Ludwig Wittgenstein Society.
    In this paper we analyze Libet’s conclusions on «free will» (FW), rejecting his view of the concept and defending a partially aligned view with Wittgenstein’s early remarks on FW. First, the concept of Readiness Potential (RP) and Libet’s view are presented. Second, we offer an account of Wittgenstein´s point of view. Third, a dual-domain analysis is proposed; finally, we offer our conclusions. This article´s conclusions are part of an ongoing research.
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  3. DID I DO IT? -YEAH, YOU DID!Muñoz-Suárez Carlos M. & Campis René J. - 2008 - Reduction and Elimination in Philosophy and the Sciences:34- 37.
    In this paper we analyze Libet’s conclusions on «free will» (FW), rejecting his view of the concept and defending a partially aligned view with Wittgenstein’s early remarks on FW. First, the concept of Readiness Potential (RP) and Libet’s view are presented. Second, we offer an account of Wittgenstein´s point of view. Third, a dual-domain analysis is proposed; finally, we offer our conclusions. This article´s conclusion is part of an ongoing research.
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  4. Ontologie quantistiche di particelle, campi e lampi.Valia Allori & Nino Zanghi - 2007 - In Vincenzo Fano & Mauro Antonelli (eds.), "Strutture dello spazio tra fisica e psicologia" Teorie e Modelli XII, III. Pitagora. pp. 9-29.
    La meccanica quantistica è una delle più grandi conquiste intellettuali del xx secolo. Le sue leggiregolano il mondo atomico e subatomico e si riverberano su una miriade di fenomeni del mondomacroscopico, dalla formazione dei cristalli alla superconduttività, dalle proprietà dei fluidi a bassatemperatura agli spettri di emissione di una candela che brucia o di una supernova che esplode, daimeccanismi di combustione della fornace solare ai principi di base delle nanotecnologie. Non c’èquasi nulla nel mondo che ci circonda su cui non (...)
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  5. Mystice videre. Il gioco degli specchi tra neurobiologia e psicologia analitica.Ferruccio Vigna - 2010 - In Jung e le immagini. Moretti E. Vitali.
    Mystice videre: un modo particolare di vedere, sperimentato, lungo la storia dell’umanità, da coloro che hanno vissuto un’esperienza straordinaria di incontro con il sacro (termine che qui utilizzo nella sua accezione più ampia, di “ciò che è separato da” tutto ciò che è ordinario). Alludo ai mistici, ovviamente. Qualcuno, clinicamente parlando, potrebbe considerarli, con qualche ragione, individui patologici, ma sotto il profilo religioso si tratta di persone che hanno avuto la grazia di un incontro con il divino attraverso visioni profonde, (...)
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  6. Sailing the Seas of Cheese.Erik Anderson - 2010 - Contemporary Aesthetics 8.
    Memphis Elvis is cool; Vegas Elvis is cheesy. How come? To call something cheesy is, ostensibly, to disparage it, and yet cheesy acts are some of the most popular in popular culture today. How is this possible? The concepts of cheese, cheesy, and cheesiness play an important and increasingly ubiquitous role in popular culture today. I offer an analysis of these concepts, distinguishing them from nearby concepts like kitchy and campy. Along the way I draw attention to the important roles (...)
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  7. La prospettiva relazionale di Pierre Bourdieu (1). Nozioni introduttive.Luca Corchia - 2006 - The Lab's Quarterly 7 (3):1-12.
    Pierre Bourdieu si è misurato a lungo con la definizione del “quadro concettuale” della “teoria della società”, a partire dalla riflessione sul rapporto non chiarito fra la “teoria dell’azione” e la “teoria strutturalista”, ossia dalla questione preliminare di come le due principali strategie concettuali attraverso cui si sono orientate le scienze sociali si possano integrare in un “modello unitario”. La “prospettiva relazionale” indaga la genesi, lo sviluppo e la crisi tanto delle strutture sociali quanto delle rappresentazioni, dei comportamenti e dei (...)
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  8. Dialogo su Jürgen Habermas. Le trasformazioni della modernità.Luca Corchia & Massimo Ampola - 2007 - ETS.
    Jürgen Habermas ha dedicato più di trent’anni dei suoi studi alle scienze sociali al fine di definire, attraverso la ricostruzione delle tradizioni di pensiero in esse presenti, un quadro teorico di riferimento che orienti i programmi della ricerca storico-sociale. Al pari dei grandi classici del pensiero sociologico, egli ha cercato di affrontare i “problemi della società nel suo insieme” esplicitando gli assunti, i metodi e gli obiettivi della teoria sociale come presupposto indispensabile per un’indagine che ampli i confini disciplinari della (...)
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  9. L’introduzione di materia nel vocabolario retorico e filosofico a Roma: Cicerone e Lucrezio.Ermanno Malaspina - 1991 - Atti Accademia Delle Scienze di Torino 1 (125):41-64.
    Con il presente lavoro l'A. si propone di dimostrare che l'introduzione nel lessico tecnico latino di materia, come traduzione di hyle, è antecedente al De inventione ciceroniano e al De rerum natura di Lucrezio, i primi testi a presentare questa innovazione nei campi rispettivamente della retorica e della filosofia. Dall'esame dei passi più significativi delle due opere, tra quelli in cui compare materia, e da considerazioni esterne ai testi stessi, si ricava, a giudizio dell'A., che il termine venne utilizzato (...)
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  10. Mettere a Fuoco Il Mondo. Conversazioni sulla Filosofia di Achille Varzi (Special Issue of Isonomia – Epistemologica).Elena Casetta, Valeria Giardino, Andrea Borghini, Patrizia Pedrini, Francesco Calemi, Daniele Santoro, Giuliano Torrengo, Claudio Calosi, Pierluigi Graziani & Achille C. Varzi (eds.) - 2014 - ISONOMIA – Epistemologica. University of Urbino.
    Achille Varzi è uno dei maggiori metafisici viventi. Nel corso degli anni ha scritto testi fondamentali di logica, metafisica, mereologia, filosofia del linguaggio. Ha sconfinato nella topologia, nella geografia, nella matematica, ha ragionato di mostri e confini, percezione e buchi, viaggi nel tempo, nicchie, eventi e ciambelle; e non ha disdegnato di dialogare con gli abitanti di Flatlandia, con Neo e con Terminator. Tra le sue opere principali: Holes and Other Superficialities e Parts and Places. The Structures of Spatial Representation, (...)
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  11. Dai modelli fisici ai sistemi complessi.Giorgio Turchetti - 2012 - In Vincenzo Fano, Enrico Giannetto, Giulia Giannini & Pierluigi Graziani (eds.), Complessità e Riduzionismo. ISONOMIA - Epistemologica Series Editor. pp. 108-125.
    L’osservazione della natura con l’intento di capire l’origine della varietà di forme e fenomeni in cui si manifesta ha origini remote. All’inizio il rapporto con i fenomeni naturali era dominato da sentimenti quali paura e stupore che conducevano a supporre l’esistenza di entità sfuggenti alla percezione diretta che permeavano gli elementi animandoli. Ecco dunque che la magia rappresenta l’elemento dominante della filosofia naturale primitiva caratterizzata da una unicità degli eventi e dalla impossibilità di capirli e dominarli in quanto frutto della (...)
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  12. Modelli dinamici per le scienze sociali. Razionalità (limitata), interazione, aspettative.Gian-Italo Bischi - 2012 - In Vincenzo Fano, Enrico Giannetto, Giulia Giannini & Pierluigi Graziani (eds.), Complessità e Riduzionismo. ISONOMIA - Epistemologica Series Editor. pp. 14-26.
    Nel corso del Novecento l’uso dei modelli matematici, che si era già rivelato così utile in fisica e ingegneria, è stato introdotto, talvolta con difficoltà non trascurabili, anche in discipline tradizionalmente considerate poco adatte ad un simile approccio, quali l’economia, la sociologia, la biologia. Un percorso che inizia prendendo a prestito molte delle idee e dei modelli della fisica, tanto che nel discorso inaugurale dell’anno accademico 1901-1902 all’Università di Roma il grande fisico matematico Vito Volterra (1860- 1940) pronunciava le seguenti (...)
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  13. L'epistemologia junghiana e il Libro Rosso.Donato Santarcangelo - manuscript
    Nel Liber Novus la risonanza dei campi archetipici, che si esplica nel primato dell’imago e dell’immaginale, esplode in tutta la sua “patica” evidenza. L’archetipo junghiano sembra contenere in sé il riverbero dell’onnipresente telos che percorre la coincidentia oppositorum, e qui il pensiero va alla concezione di Nicola Cusano. Nella sua concezione, l'entità divina è al di là del principio di identità e di non contraddizione, Dio è l'unità degli opposti, in Lui luce e tenebre, sostanza e non sostanza e (...)
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