L’incertezza è considerata una limitazione pratica della conoscenza scientifica, legata al costo dell'acquisizione dei valori di un'osservabile. Un'analisi sistemica sui procedimenti della scienza effettivamente praticata ci rivela piuttosto che le scelte modellistiche su osservabili, scopi e risoluzione genera al tempo stesso informazione significativa ed incertezza.Un modello realizza un equilibrio omeocognitivo metastabile tra osservatore e sistema, una prospettiva di conoscenza che mette in alta risoluzione alcuni aspetti e ne lascia altri in ombra. L’esperienza con i sistemi complessi mostra che la conoscenza (...) scientifica del mondo non si estende in una singola dimensione verticale come un grattacielo, ma si configura piuttosto come l’ampliamento di un arcipelago di domini cognitivi attraversato da incertezza sistemica. (shrink)

ABSTRACT (ENG) The recent evolution of the most advanced societies is characterized by the increasing use of hypertext. The latter is an electronic text with hyperlinks to other text that a user can immediately access. The World Wide Web itself is a sort of global hypertext that can be viewed as a network of nodes, represented by individual elements connected through the so-called links. In this paper, I ask myself in what sense reading with new technologies is a different cognitive (...) experience from reading a printed text. In the first part, I examine the conditions that made the emergence of hypertext possible by examining some mutations in human thought. In the second part, I argue that the emergence of hypertext has not only made the reading experience different but has also reshaped the figure of the reader. -/- ABSTRACT (ITA) L’evoluzione recente delle società più avanzate è caratterizzata dall’uso crescente dell’ipertesto. Quest’ultimo è un testo elettronico con riferimenti ad altri documenti, accessibili cliccando su parole chiave. Lo stesso World Wide Web una sorta di ipertesto globale che si può immaginare come una rete di nodi, rappresentati da singoli elementi connessi attraverso i cosiddetti link. In questo articolo ci chiediamo in che senso leggere con le nuove tecnologie sia un’esperienza cognitiva differente rispetto a quella di leggere un testo stampato. Nella prima parte esaminiamo le condizioni che hanno reso possibile l’emergere dell’ipertesto considerando alcune mutazioni in seno al pensiero umano. Nella seconda parte argomentiamo che con l’ipertesto è nata una nuova forma di lettura che ha a sua volta costituito una nuova figura di lettore. (shrink)

Il principale obiettivo teoretico di questo lavoro consiste nel tentativo di verificare, attraverso un’indagine storico-genealogica e concettuale, come nella filosofia di Gilles Deleuze si assista ad un radicale mutamento del paradigma relativo alla nozione di trascendentale. Si tratta, in altre parole, di ripercorrere alcune delle tappe fondamentali che conducono il filosofo parigino a “purificare” il trascendentale da ogni riferimento ad una coscienza soggettiva egologica che si fondi in quanto principio genetico del mondo. Si riterrà utile procedere analizzando, in primo luogo, (...) il rapporto che Deleuze intrattiene con le istanze originarie del soggettivismo trascendentale kantiano, ove il trascendentale stesso, nel pensiero del filosofo tedesco, è strettamente connesso all’Io penso in quanto facoltà appercettiva dell’intelletto che incarnerebbe le condizioni di possibilità dell’esperienza. In secondo luogo, si tratterà di orientarsi nel dibattito critico che Deleuze intrattiene con la fenomenologia di Edmund Husserl, ed in particolar modo con la lettura husserliana della Critica della Ragion Pura di Kant, ove il padre fondatore dell’indirizzo fenomenologico novecentesco è colui che fa leva sullo stretto rapporto che sussiste tra il trascendentale e la coscienza. Nonostante il percorso storico, tracciato dal concetto di trascendentale, abbia inizio con l’opera di Kant, ritengo non sia possibile evitare un pur breve confronto con il ruolo che l’ego ha avuto nella formulazione cartesiana del cogito; si dovrà, per ciò stesso, considerare la particolare lettura deleuziana che riconosce nel cogito cartesiano il “luogo” in cui confluiscono tutte le facoltà del soggetto, permettendo di identificare il cogito stesso con una forma embrionale di piano di immanenza, seppur non adeguatamente radicalizzata nella misura in cui il cogito cartesiano resta saldamente ancorato al soggetto. Ritengo, tuttavia, che il più considerevole obiettivo di questa proposta d’indagine non si risolva in una ricostruzione meramente storico-genealogica. Si tratterà, al contrario, di verificare come l’importanza degli esiti raggiunti da Deleuze mediante l’opera di purificazione della nozione di trascendentale sia da individuare su due fronti: 1. La teorizzazione del concetto di campo trascendentale permette a Deleuze di disegnare una forma di temporalità non psicologica e non cronologica fondata sul paradosso secondo cui il tempo costituirebbe un’interiorità non psicologica, o per meglio dire, una dimensione autenticamente trascendentale nella quale il soggetto vive e diviene. 2. In antitesi ai proponimenti della fenomenologia husserliana, l’esito autentico del progetto di purificazione del trascendentale da ogni istanza egologica consiste nell’interruzione della correlazione a priori tra il soggetto e il mondo, nella destituzione della filosofia da ogni pregiudizio antropocentrico, e nella rideterminazione dell’umano niente più che come un effetto, o un caso, del mondo. (shrink)

[Extracto] Prefigura escaramuzas que se identifican en la actualidad en los campos académico y político. Sin duda, la sinopsis sitúa perfectamente el tiempo -los noventa- en el que arranca la polarización y el zumbido que circula en el ambiente de la opinión pública en Europa, Estados Unidos y Canadá, Oceanía, una parte de Latinoamérica, Corea del Sur y Japón. La sofocación se percibe en la inflación del concepto «género» hasta difuminar sus contornos. También en la utilización de esa ambivalencia originaria (...) del término en conceptuaciones como «ideología del género», emblema de vetas reaccionarias y, arquetípicamente, en el discurso institucional católico que se suma al teatro del desconcierto y gesta formulaciones raras como «género sexual». Una mirada al caso japonés es reveladora. Enseña cómo la agenda feminista, todavía con muchos objetivos pendientes, se ha visto cooptada por la teorización queer y asuntos en torno a las identidades de género. Al igual que en España, en Japón, la riña más acerada se da alrededor de una pregunta: «¿Qué es una mujer?» [...]. (shrink)

Il pensiero di Hans Jonas, specie per quel che riguarda la cosiddetta “biologia filosofica”, tratta indirettamente del rapporto tra essere umano e animale. A questo riguardo, Jonas rifiuta sia l’approccio dualistico, sia quello monistico-riduzionistico e propende al contrario per una complessiva reinterpretazione del fenomeno della vita nei termini di quel che egli definisce una “rivoluzione ontologica”. In virtù di ciò, il pensatore rintraccia lo specifico del fenomeno della vita e individua nelle forme viventi una scala naturae di complessità, auto-trascendimento e (...) libertà via via crescenti, le cui tappe significative sono la vita organica, quella animale e quella umana. Per quel che concerne la forma animale, varie specie presentano “potenzialità trans-animali”, che evidenziano un ponte biologico e ontologico verso l’essere umano. In altre parole, l’animale è in qualche modo in grado di prefigurare la forma di vita specificamente umana. Tuttavia, sostiene Jonas, non appena quest’ultima fa la propria comparsa, essa è tale per cui se ne evidenzia al tempo stesso anche lo “iato metafisico” rispetto alla vita animale. La specificità umana si manifesta nella propria capacità di essere responsabile e di preservare le condizioni basilari per una vita autentica sul pianeta. (shrink)

Logique et existenceDeleuze à propos des « conditions du réel »Pour Deleuze, l’un des problèmes fondamentaux d’une théorie de la pensée est de savoir comment la pensée peut quitter la sphère du possible pour penser le réel, c’est-àdire pour penser l’existence elle-même. La position du réel semble être hors du concept. Des pré-kantiens comme Leibniz approchaient ce problème par le biais de la distinction entre vérités d’essence et vérités d’existence, alors que des post-kantiens comme Maimon l’approchaient par la distinction entre (...) les conditions de l’expérience possible et celles de l’expérience réelle. La logique classique définit la sphère du possible par trois principes logiques – l’identité, la non-contradiction et le tiers-exclu – et la présente étude examine les trois grandes trajectoires qui, dans cette histoire de la philosophie, ont tenté d’utiliser l’un de ces trois principes classiques pour pénétrer l’existence ellemême : 1) Leibniz (et les pré-kantiens) cherchait à étendre le principe de d’identité àl’existence entière ; 2) Hegel (et les post-kantiens) cherchait à étendre le principe de non-contradiction à la totalité de l’expérience ; et 3) le groupe des penseurs appelés de manière assez large « existentialistes » cherchait à étendre le principe du tiers-exclu à la totalité de l’existence. La conclusion examine les raisons pour lesquelles Deleuze a été fasciné par chacune de ces tentatives philosophiques pour « penser l’existence », tout en pensant néanmoins qu’elles ont toutes échoué ; et pourquoi aussi il a fini par développer sa propre réponse au problème en faisant appel à un principe de différence.Logica e EsistenzaLe ‘Condizioni del reale’ in DeleuzePer Deleuze, uno dei problemi fondamentali per una teoria del pensiero è: come può il pensiero abbandonare la sfera del possibile per pensare il reale, ossia, pensare l’esistenza stessa? La posizione del reale sembra essere fuori dal concetto. Prekantiani come Leibniz affrontano questo problema in termini di distinzione fra verità dell’essenza e verità dell’esistenza, mentre post-kantiani come Maimon affrontano il problema in termini di distinzione fra condizioni dell’esperienza possibile e condizioni dell’esperienza reale. La logica classica ha definito la sfera del possibile secondo tre principi logici – identità, non-contraddizione, terzo escluso – e questo saggio analizza tre grandi ‘parabole’ della storia della filosofia che hanno tentato di usare uno di questi tre principi della logica per penetrare l’esistenza stessa: (1) Leibniz (e i pre-kantiani) hanno tentato di estendere il principio di identità a tutta l’esistenza; (2) Hegel (ei post-kantiani) hanno tentato di estendere il principio di non-contraddizione a tutta l’esistenza; (3) il gruppo di pensatori (solo approssimativamente legati fra loro) chiamati “esistenzialisti” ha tentato di estendere il principio del terzo escluso all’esistenza. La conclusione analizza sia le ragioni per le quali Deleuze era affascinato da ciascuno di questi tentativi filosofici di “pensare l’esistenza” nonostante fosse convinto che essi avessero fallito, sia i motivi per cui egli in conclusione traccia la propria risposta al problema facendo appello al principio della differenza. (shrink)

Il problema apparentemente insolubile di una giustificazione non circolare dell’induzione diverrebbe più abbordabile se invece di chiederci solo cosa ci assicura che un fenomeno osservato si riprodurrà in modo uguale in un numero potenzialmente infinito di casi futuri, ci chiedessimo anche come si spiega che esso si sia manifestato fin qui in modo identico e senza eccezioni in un numero di casi finito ma assai alto. E’ questa l’idea della giustificazione abduttiva dell’induzione, avanzata in forme diverse da Armstrong, Foster e (...) BonJour: serie talmente regolari di fenomeni sono da un punto di vista logico talmente improbabili che se il mondo fosse puramente casuale (se cioè gli eventi si presentassero con frequenza proporzionale alla loro probabilità logica) esse non potrebbero verificarsi se non per una coincidenza miracolosa. Pertanto, tali regolarità si spiegano solo assumendo che siano prodotte da meccanismi o necessità nomiche; ma se questo è il caso, è corretto concludere che tali regolarità persisteranno anche in futuro senza eccezioni, e dunque le inferenze induttive su di esse sono giustificate. Anche Kornblith argomenta dall’effettivo successo delle inferenze induttive all’esistenza di regolarità oggettive in natura; mentre Sankey parte dall’ uniformità della natura per giustificare l’induzione. Congiungendo le due argomentazioni, dunque, si ottiene di nuovo una giustificazione dell’induzione in base all’argomento del “se non è un miracolo …”. Un ostacolo su questa via è specificare in che senso la natura sia uniforme (dato che ovviamente non lo è in ogni suo aspetto) e di quali regolarità possiamo aspettarci che persistano senza eccezione anche in futuro (dato che evidentemente non tutte lo fanno: l’acqua non bolle sempre a 100°, la pressione non è sempre funzione della temperatura, e così via). Entrano qui in gioco le conoscenze di sfondo e la ripetizione delle osservazioni in condizioni diverse, che ci mostrano quali circostanze siano rilevanti al verificarsi del fenomeno dato. In tal modo, le nostre descrizioni delle regolarità naturali convergono su descrizioni che specificano sia le condizioni individualmente necessarie e congiuntamente sufficienti, sia tutti gli argomenti delle funzioni che costituiscono tali regolarità. Ciò consente di formulare i principi di Uniformità della Natura e di Induzione in modo non generico (e dunque, a seconda della formulazione, vuoto o eccessivo), ma circostanziato: così essi asseriscono, rispettivamente, che la natura è uniforme negli aspetti evidenziati dalle descrizioni su cui convergiamo grazie alle osservazioni ripetute, e che solo queste descrizioni possono essere induttivamente generalizzate. Ciò consente anche di risolvere enigmi alla Goodman, quali: poiché le osservazioni ci hanno mostrato (solo) il verificarsi di una data regolarità fino al momento presente t, come possiamo presumere che essa si verificherà anche dopo t? La risposta è che osservazioni e conoscenza di sfondo non ci dicono che vi sia alcun limite temporale tra le condizioni necessarie della regolarità data. (shrink)

Jürgen Habermas ha dedicato più di trent’anni dei suoi studi alle scienze sociali al fine di definire, attraverso la ricostruzione delle tradizioni di pensiero in esse presenti, un quadro teorico di riferimento che orienti i programmi della ricerca storico-sociale. Al pari dei grandi classici del pensiero sociologico, egli ha cercato di affrontare i “problemi della società nel suo insieme” esplicitando gli assunti, i metodi e gli obiettivi della teoria sociale come presupposto indispensabile per un’indagine che ampli i confini disciplinari della (...) sociologia, da un lato, alla riflessione filosofica, dall’altro alla ricerca storiografica. Nel lungo itinerario della sua formazione scientifica questo programma rappresenta il filo conduttore nell’analisi dei “sistemi culturali”, dei “sistemi sociali”, dei “sistemi della personalità” e, soprattutto, nella “teoria dell’evoluzione sociale”, dalla ricostruzione delle condizioni necessarie alla genesi antropologica delle forme socio-culturali di vita – l’“ominizzazione” – sino all’esame della logica e della dinamica di sviluppo delle “formazioni sociali” che egli suddivide in primitive, tradizionali, moderne e contemporanee. Nella Postfazione all’edizione italiana di Profili politico-filosofici (2000), una raccolta che contiene scritti di quarantacinque anni di studi (1953-1998), Leonardo Ceppa sottolinea i due aspetti essenziali dell’opera di Habermas: “la coerenza teorica” e il “carattere assimilatorio”. Habermas non è un pensatore “rivoluzionario” ma un “riformista” che, ricorrendo a un’immagine ingegneristica, all’isolamento del “pensiero che scava fossati” preferisce “costruire ponti” tra i campi del sapere. Questa ricerca si segnala per il tentativo di recepire criticamente le acquisizioni specialistiche delle scienze sociali e della filosofia finalizzando questa tensione apprenditiva alla costruzione di un quadro generale. Nato dai nostri colloqui seminariali, di cui mantiene la forma dialogica dei “turni di parola”, il presente volume focalizza lo sguardo sulle società contemporanee – ripercorrendone la struttura, le sfide presenti e gli scenari futuri – e sulla funzione sociale della sociologia. Ne scaturisce un’indagine di fenomeni fondamentali per comprendere le trasformazioni della modernità: la modernizzazione, il capitalismo organizzato, lo stato sociale, la democrazia politica, la diversità culturale, l’opinione pubblica nell’epoca dei media, la globalizzazione, la crisi ecologica, le disuguaglianze mondiali, i conflitti nazionalistici, il terrorismo islamico, la secolarizzazione, l’ingegneria genetica, l’integrazione europea e la politica mondiale. Nel riordinare i temi sociologici da lui proposti abbiamo cercato di sistemare l’analisi delle società contemporanee a un livello che non si accomodi sul piano dei commenti troppo facili che gli intellettuali, i politici e la gente comune amano fare sull’attualità e che, mantenendo una visione d’insieme sull’opera, chiarisca il testo e i suoi punti ciechi. Il volume si propone come uno strumento di lavoro che accompagni a una lettura critica. Sullo sfondo rimane la domanda se Habermas riesca davvero a conseguire, nei suoi itinerari attraverso la “storia delle idee”, la coerenza logica e la profondità d’indagine necessarie a “sistematizzare” le ricerche delle scienze sociali. Alcune perplessità avvalorate dal confronto con i testi e con la letteratura critica ci hanno suggerito di riservare ai problemi metodologici uno studio specifico che chiarisca il concetto di “scienza ricostruttiva” e ne illustri le applicazioni nell’ambito delle teorie della riproduzione culturale, della socializzazione e dell’evoluzione delle formazioni sociali – uno studio le cui linee sono solo anticipate nell’Introduzione. Il programma di ricerca e la sua recezione critica, relativamente agli assunti della teoria dell’evoluzione sociale. Riprendendo una felice espressione di Karl Popper, ci auguriamo di aver raggiunto la chiarezza argomentativa e la semplicità linguistica dovuta al lettore, confidando nella “cooperazione amichevole-ostile di molti scienziati”. (shrink)

Nel presente articolo esamino l’idea di una “sociologia riflessiva” – a lungo professata e auto-imposta da parte di Pierre Bourdieu – che tematizza il rapporto tra la teoria sociale e la prassi di vita al fine di riflettere sulle modalità pratiche della ricerca sociologica e di interpretare il ruolo svolto dai sociologi in quanto tali nella riproduzione dell’ordine sociale. Secondo Bourdieu, infatti, il controllo del rapporto tra il ricercatore e l’oggetto di indagine deve avvenire, al contempo, su tre livelli di (...) riflessione: sul piano delle condizioni epistemologiche e socio-culturali che rendono possibile la pretesa di scientificità della conoscenza sociologica, sul piano delle disposizioni pratiche che orientano il lavoro di ricerca di soggetti dotati di particolari habitus, e sul piano della loro collocazione specifica nel campo culturale e nello spazio sociale. Questa compresenza di riflessioni sui concetti, sui metodi e sui compiti della teoria sociologica conferma la continuità dei suoi studi rispetti ai classici, con una particolare attenzione a disseminare le armi di difesa contro la dominazione. (shrink)

L’osservazione della natura con l’intento di capire l’origine della varietà di forme e fenomeni in cui si manifesta ha origini remote. All’inizio il rapporto con i fenomeni naturali era dominato da sentimenti quali paura e stupore che conducevano a supporre l’esistenza di entità sfuggenti alla percezione diretta che permeavano gli elementi animandoli. Ecco dunque che la magia rappresenta l’elemento dominante della filosofia naturale primitiva caratterizzata da una unicità degli eventi e dalla impossibilità di capirli e dominarli in quanto frutto della (...) volontà di essenze a noi estranee e non governabili. Con il nascere della civiltà ed il suo progredire il tempo dedicato ai lavori necessari per il sostentamento e la sopravvivenza diminuì e nella ripartizione dei compiti alcuni individui potevano dedicare parte del loro tempo alla osservazione della natura ed alla sua interpretazione in termini non trascendenti. Nella natura, intesa come tutto ciò che ci circonda composto da esseri viventi e da materia inorganica nelle sua varie aggregazioni sulla terra e nel cosmo, ciò che attirò l’attenzione fin dall’inizio furono furono i fenomeni regolari e periodici come i moti della luna, dei pianeti e delle stelle. Nel contempo dopo una spinta iniziale dettata da esigenze pratiche come contare gli oggetti o misurare i campi, la matematica si era sviluppata autonomamente e si rivelò idonea a descrivere in termini quantitativi i moti dei corpi celesti. La terra era al centro dell’universo mentre il moto degli altri corpi celesti risultava da una composizione di moti circolari uniformi. Questa visione geocentrica e pitagorica (armonia delle sfere) dell’universo ha prevalso fino agli albori della scienza moderna, anche se una descrizione eliocentrica, basata su validi argomenti, era stata proposta. Per quanto riguarda la struttura della materia i presocratici avevano già proposto i quattro elementi mentre gli atomisti avevano ricondotto tutto ad entità elementari primigenie, il cui aggregarsi e disgregarsi da luogo a tutti gli stati e le molteplici forme della materia. Queste intuizioni si ritrovano nella fisica moderna che contempla quattro stati di aggregazione, che hanno come unico sostrato comune gli atomi. La fisica moderna nasce con Galileo e Newton, la cui dinamica si sviluppa a partire dalle leggi di Keplero che descrivono il moto dei pianeti nel sistema eliocentrico, per potersi poi applicare ad un qualunque sistema materiale. Pertanto nei due secoli successivi si ritenne che un modello meccanico potesse essere sviluppato per un qualunque sistema fisico e quindi per l’universo intero la cui evoluzione doveva essere matematicamente prevedibile. Per i fenomeni termici tuttavia vennero formulate leggi ad hoc come quelle della termodinamica che mostrano come i processi macroscopici siano irreversibili in contrasto con le leggi della meccanica. Si deve a Boltzmann1 il tentativo di ricondurre la termodinamica alla meccanica per un gran numero di particelle dei cui moti disordinati viene data una lettura di carattere statistico. L’aumento della entropia e la irreversibilità seguono dalla ipotesi di caos molecolare ossia che i moti siano così disordinati che si perde rapidamente memoria dello stato iniziale. L’idea di introdurre una misura di probabilità nel contesto della meccanica sembra antitetica con la natura stessa della teoria rivolta fino ad allora allo studio di sistemi con moti regolari, reversibili e prevedibili individualmente su tempi lunghi. Tuttavia l’analisi probabilistica diventa essenziale per lo studio di sistemi caratterizzati da forti instabilità, e da orbite irregolari per i quali la previsione richiede una conoscenza della condizioni iniziali con precisioni fisicamente non raggiungibili. Combinando la evoluzione deterministica della meccanica di Newton o di Hamilton con la descrizione statistica attraverso una opportuna misura invariante di probabilità nello spazio delle fasi, nasce la teoria dei sistemi dinamici2 che consente di descrivere non solo i sistemi ordinati o i sistemi caotici ma anche tutti quelli che vedono coesistere in diverse proporzioni ordine e caos e che presentano una straordinaria varietà di strutture geometriche e proprietà statistiche, tanto da fornire almeno se non proprio un quadro teorico per lo meno metafore utili per la descrizione dei sistemi complessi. Anche se non c’è unanime consenso ci sembra appropriato definire complessi non tanto sistemi caratterizzati da interazioni non lineari tra i suoi componenti e da proprietà emergenti, che rientrano a pieno titolo nel quadro dei sistemi dinamici, ma piuttosto i sistemi viventi o quelli di vita artificiale che ne condividono le proprietà essenziali3. Tra queste possiamo certamente annoverare la capacità di gestire la informazione e di replicarsi, consentendo tramite un meccanismo di mutazione e selezione di dare origine a strutture di crescente ricchezza strutturale e dotate di capacità cognitive sempre più elaborate. Una teoria dei sistemi complessi non esiste ancora, anche se la teoria degli automi sviluppata da Von Neumann4 e la teoria della evoluzione di Darwin5 ne possono fornire alcuni pilastri importanti. Recentemente la teoria delle reti è stata utilizzata con successo per descrivere le proprietà statistiche delle connessioni tra gli elementi costitutivi (nodi) di un sistema complesso6. Le connessioni che non sono né completamente casuali né completamente gerarchiche, consentono una sufficiente robustezza rispetto a malfunzionamenti o danneggiamenti dei nodi unita a un adeguato livello di organizzazione per consentirne un funzionamento efficiente. Nei sistemi fisici il modello base è un insieme di atomi o molecole interagenti, che danno luogo a strutture diverse quali un gas, un liquido o un cristallo, come risultato di proprietà emergenti. Nello stesso modo per i sistemi complessi possiamo proporre un sistema automi interagenti come modello base. Le molteplici forme che il sistema assume anche in questo caso vanno considerate come proprietà emergenti del medesimo sostrato al mutare delle condizioni esterne e frutto delle i replicazioni, ciascuna delle quali introduce piccole ma significative varianti. Questa è la grande differenza tra un sistema fisico ed un sistema complesso: il primo fissate le condizioni esterne ha sempre le medesime proprietà, il secondo invece cambia con il fluire del tempo perché la sua organizzazione interna muta non solo al cambiare di fattori ambientali ma anche con il succedersi delle generazioni. C’è dunque un flusso di informazione che cresce con il tempo e che consente agli automi costituenti ed alla intera struttura di acquisire nuove capacità. Questo aumento di ordine e ricchezza strutturale avviene naturalmente a spese dell’ambiente circostante, in modo che globalmente i la sua entropia cresce in accordo con la seconda legge della termodinamica. In assenza di una teoria formalizzata paragonabile a quella dei sistemi dinamici, per i sistemi complessi si possono fare osservazioni e misure, sia puntuali sui costituenti elementari e sulle loro connessioni, sia globali sull’intero sistema, oppure costruire modelli suscettibili di essere validati attraverso la simulazione. Se di un sistema si riesce infatti a fornire una descrizione sufficientemente dettagliata, è poi possibile osservare come questo si comporti traducendo le regole in algoritmi e costruendo quindi una versione virtuale, anche se semplificata del sistema stesso. Il passaggio più difficile è il confronto tra il sistema simulato ed il sistema vero, che passa necessariamente attraverso la valutazione di una numero limitato di parametri che ne caratterizzino e proprietà. La codifica del progetto è una proprietà cruciale dei sistemi complessi perché questa si realizza con un dispendio di massa ed energia incomparabilmente più piccolo rispetto a quello necessario per realizzare l’intera struttura; nello stesso tempo apportare piccole modifiche ad un progetto è rapido ed economico. In questo processo che comporta la continua introduzione di varianti si aprono molteplici strade e con lo scorrere del tempo si realizza una storia in modo unico e irripetibile. Anche il susseguirsi di eventi fisici caratterizzati da processi irreversibili e dalla presenza di molteplici biforcazioni da origine ad una storia che non si può percorrere a ritroso, né riprodurre qualora fossimo in grado ripartire dalle stesse condizioni iniziali. Tuttavia esiste una differenza profonda tra la storia di un sistema fisico come il globo terrestre e la storia della vita. La prima registra i molteplici cambiamenti che ha subito la superficie del nostro pianeta ove montagne e mari nascono e scompaiono senza un chiaro disegno soggiacente. La storia della vita è caratterizzata da una progressiva crescita della ricchezza strutturale e funzionale e accompagnata da una crescita della complessità progettuale. La rappresentazione di questa storia prende la forma di un albero con le sue ramificazioni che mostra la continua diversificazione delle strutture e la loro evoluzione verso forme sempre più avanzate. La direzione in cui scorre il tempo è ben definita: le strutture affinano le capacità sensoriali mentre cresce la potenza degli organi che elaborano la informazione. Un sistema complesso è anche caratterizzato da un molteplicità di scale, tanto più alta quanto più si sale sulla scala evolutiva. La ragione è che il procedere verso strutture sempre più elaborate avviene utilizzando altre strutture come mattoni per cui l’immagine che si può fornire è quella di una rete di automi a più strati: partendo dal basso una rete con le sue proprietà emergenti diventa il nodo di una rete di secondo livello, cioè un automa di secondo livello che interagisce con altri automi dello stesso tipo e così via. Nei sistemi inorganici, dove non esiste un progetto, si distinguono di norma solo due livelli, quello dei costituenti elementari e quello su scala macroscopica. I sistemi fisici sono riconducibili a poche leggi universali, che governano i costituenti elementari della materia, ma il passaggio dalla descrizione dalla piccola alla grande scala è impervio e consentito soltanto dalla simulazione numerica, quando ci allontaniamo dalle situazioni più semplici caratterizzate da un equilibrio statistico. I limiti che il disegno riduzionista incontra già per i sistemi fisici diventano decisamente più forti nel caso dei sistemi complessi. (shrink)

Il settantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani è, senza dubbio, un’importante occasione per riflettere sui diritti umani. In questo breve intervento, propongo una riflessione sul problema concettuale relativo alle disposizioni normative che vengono utilizzate per riconoscere e/o stabilire diritti umani. La domanda può essere posta in questi termini: che tipo di norme esprimono queste disposizioni? Regole, principi, oppure entrambe, a seconda delle circostanze? La risposta a questa domanda implica la soluzione di due distinti problemi. Da un lato, un (...) problema concettuale: che tipo di teoria o di approccio può meglio render conto delle norme sui diritti umani? Quale teoria o approccio meglio si attaglia alla loro struttura, alle loro condizioni, ecc.? Da un altro, un problema assiologico: come dovremmo considerare le norme sui diritti umani, alla luce di una data dottrina o ideologia ritenuta migliore o corretta? In considerazione di ciò, la struttura di questo saggio segue il seguente andamento. Nella sezione 2, vengono effettuate in via preliminare alcune distinzioni concettuali, pregiudiziali rispetto alla tematica affrontata. La sezione 3 offre risposta alla domanda di cui sopra, sia sotto il profilo concettuale sia sotto il profilo assiologico. La sezione 4 è dedicata al possibile modo di risolvere le tensioni identificate nella sezione precedente. Infine, l’ultima sezione contiene una breve conclusione sulle riflessioni precedenti. (shrink)

È mia contesa che la tabella dell'intenzionalità (razionalità, coscienza, mente, pensiero, linguaggio, personalità, etc.) che figura in primo piano qui descrive più o meno accuratamente, o almeno serve come euristica per, come pensiamo e ci comportiamo, e quindi comprende non solo la filosofia e la psicologia, ma tutto il resto (storia, letteratura, matematica, politica ecc.). Si noti in particolare che l'intenzionalità e la razionalità come io (insieme a Searle, Wittgenstein e altri) lo vedono, include sia il sistema linguistico deliberativo cosciente (...) 2 e l'inconscio sistema prelinguistico automatizzato 1 azioni o riflessi. Fornisco un'indagine critica di alcuni dei principali risultati di due dei più eminenti studenti di comportamento dei tempi moderni, Ludwig Wittgenstein e John Searle, sulla struttura logica dell'intenzionalità (mente, linguaggio, coscienza, comportamento), prendendo come punto di partenza la scoperta fondamentale di Wittgenstein -che tutti i problemi veramente 'filosofici' sono gli stessi - confusioni su come usare il linguaggio in un particolare contesto, e quindi tutte le soluzioni sono le stesse, guardando a come il linguaggio può essere utilizzato nel contesto in questione in modo che le sue condizioni di verità (Condizioni di soddisfazione o COS) siano chiare. Il problema di base è che si può dire qualsiasi cosa, ma non si può significare (dichiarare chiaro COS per) qualsiasi espressione arbitraria e significato è possibile solo in un contesto molto specifico. Analizzo vari scritti da e su di loro dalla prospettiva moderna dei due sistemi di pensiero (popolari come 'pensare veloce, pensare lentamente'), impiegando una nuova tabella di intenzionalità e nuova nomenclatura di sistemi duali. Vi mostro che questa è una potente euristica per descrivere il comportamento. Così, tutti i comportamenti sono intimamente connessi se si prende il punto di vista corretto. L'Illusione Fenomenologica (oblio al nostro Sistema automatizzato 1) è universale e si estende non solo per tutta la filosofia, ma per tutta la vita. Sono sicuro che Chomsky, Obama, zuckerberg e il Papa sarebbero increduli se gli venisse detto che soffrono dello stesso problema di Hegel, Husserl e Heidegger, (o che si differenziano solo in grado dai tossicodipendenti e dai tossicodipendenti di sesso nell'essere motivati dalla stimolazione delle loro cortice frontali dalla consegna della dopamina (e oltre 100 altre sostanze chimiche) attraverso il tegmentum ventrale e il nucleus e il nucleus èevidente, ma è vero. Mentre i fenomenologi hanno sprecato solo un sacco di tempo delle persone, stanno sprecando la terra e il futuro del loro discendente. (shrink)

È mia contesa che la tabella dell'intenzionalità (razionalità, coscienza, mente, pensiero, linguaggio, personalità, ecc.) che figura in primo piano qui descrive più o meno accuratamente, o almeno serve come euristica per, come pensiamo e ci comportiamo, e quindi comprende non solo la filosofia e la psicologia, ma tutto il resto (storia, letteratura, matematica, politica ecc.). Si noti in particolare che l'intenzionalità e la razionalità come io (insieme a Searle, Wittgenstein e altri) lo vedono, include sia il sistema linguistico deliberativo cosciente (...) 2 e l'inconscio sistema prelinguistico automatizzato 1 azioni o riflessi. Fornisco un'indagine critica di alcuni dei principali risultati di due dei più eminenti studenti di comportamento dei tempi moderni, Ludwig Wittgenstein e John Searle, sulla struttura logica dell'intenzionalità (mente, linguaggio, coscienza, comportamento), prendendo come punto di partenza la scoperta fondamentale di Wittgenstein -che tutti i problemi veramente 'filosofici' sono gli stessi - confusioni su come usare il linguaggio in un particolare contesto, e quindi tutte le soluzioni sono le stesse, guardando a come il linguaggio può essere utilizzato nel contesto in questione in modo che le sue condizioni di verità (Condizioni di soddisfazione o COS) siano chiare. Il problema di base è che si può dire qualsiasi cosa, ma non si può significare (dichiarare chiaro COS per) qualsiasi espressione arbitraria e significato è possibile solo in un contesto molto specifico. Analizzo vari scritti da e su di loro dalla prospettiva moderna dei due sistemi di pensiero (popolari come 'pensare veloce, pensare lentamente'), impiegando una nuova tabella di intenzionalità e nuova nomenclatura di sistemi duali. Vi mostro che questa è una potente euristica per descrivere il comportamento. Così, tutti i comportamenti sono intimamente connessi se si prende il punto di vista corretto. L'Illusione Fenomenologica (oblio al nostro Sistema automatizzato 1) è universale e si estende non solo per tutta la filosofia, ma per tutta la vita. Sono sicuro che Chomsky, Obama, zuckerberg e il Papa sarebbero increduli se gli venisse detto che soffrono dello stesso problema di Hegel, Husserl e Heidegger, (o che si differenziano solo in grado dai tossicodipendenti e dai tossicodipendenti di sesso nell'essere motivati dalla stimolazione delle loro cortice frontali dalla consegna della dopamina (e oltre 100 altre sostanze chimiche) attraverso il tegmentum ventrale e il nucleus e il nucleus èevidente, ma è vero. Mentre i fenomenologi hanno sprecato solo un sacco di tempo delle persone, stanno sprecando la terra e il futuro del loro discendente. (shrink)

Nel corso del Novecento l’uso dei modelli matematici, che si era già rivelato così utile in fisica e ingegneria, è stato introdotto, talvolta con difficoltà non trascurabili, anche in discipline tradizionalmente considerate poco adatte ad un simile approccio, quali l’economia, la sociologia, la biologia. Un percorso che inizia prendendo a prestito molte delle idee e dei modelli della fisica, tanto che nel discorso inaugurale dell’anno accademico 1901-1902 all’Università di Roma il grande fisico matematico Vito Volterra (1860- 1940) pronunciava le seguenti (...) parole: «è intorno a quelle scienze nelle quali le matematiche solo da poco tempo hanno tentato d’introdursi, le scienze biologiche e sociali, che è più intensa la curiosità, giacché è forte il desiderio di assicurarsi se i metodi classici, i quali hanno dato così grandi risultati nelle scienze meccanico-fisiche, sono suscettibili di essere trasportati con pari successo nei nuovi ed inesplorati campi che si dischiudono loro dinanzi». In effetti l’economia arriverà, nel corso della prima metà del secolo, a un’elegante formulazione assiomatico-deduttiva della teoria dell’equilibrio economico, con l’utilizzo di metodi matematici eleganti e sofisticati. Ma le ipotesi di base, che coinvolgono concetti legati alle scelte degli individui influenzate dal loro livello di razionalità, influenzate da componenti psicologiche e interazioni sociali, condizionano fortemente i risultati ottenuti, e tuttora molti ritengono che il fatto che i metodi matematici si siano rivelati così utili in fisica non implica che lo siano anche per l’economia e le scienze sociali. La formalizzazione sempre più astratta di tali modelli, insieme alla loro difficoltà a spiegare e prevedere alcuni fenomeni economici e sociali osservati, ha portato a frequenti polemiche sulla reale opportunità di trasformare le discipline sociali in teorie matematiche, con strumenti che talvolta sembrano impiegati come fine a se stessi. In questo articolo, dopo aver brevemente delineato la storia della progressiva matematizzazione dell’economia, ci si concentrerà soprattutto sull’utilizzo in economia dei modelli dinamici non lineari, anche questi sviluppati inizialmente in fisica. Si tratta di modelli deterministici utilizzati per prevedere, ed eventualmente controllare, l’evoluzione temporale di sistemi reali. Basati su equazioni di evoluzione, espresse mediante equazioni differenziali o alle differenze a seconda che si consideri il tempo continuo o discreto, il loro studio qualitativo permette di ottenere informazioni sul tipo di comportamento che emergerà nel lungo periodo, e di come questo è influenzato dai principali parametri. La scoperta che modelli dinamici non lineari (che sono la regola nei sistemi sociali, caratterizzati da interazioni e meccanismi di feed-back) possono esibire comportamenti denotati col termine di caos deterministico per la proprietà di amplificare in modo difficilmente prevedibile perturbazioni arbitrariamente piccole (la cosiddetta sensitività rispetto alle condizioni iniziali, o “effetto farfalla”) ha suscitato un certo imbarazzo e nel contempo creato nuove possibilità. L’imbarazzo è dovuto al fatto che, come descriveremo meglio in seguito, la presenza di caos deterministico rende insostenibile l’ipotesi di agente economico razionale, ovvero capace di prevedere correttamente. Le nuove possibilità sono legate al fatto che quei sistemi economici e sociali caratterizzati da fluttuazioni in apparenza casuali potrebbero essere governati da leggi del moto deterministiche (anche se non lineari). In ogni caso, gli studi sui sistemi dinamici non lineari hanno portato a distinguere fra la rappresentazione matematica deterministica e la prevedibilità. L’attuale crisi economica ha senz’altro contribuito a riaccendere il dibattito sul modo di studiare i sistemi economici e sociali e la capacità di spiegare e prevedere. Le scienze sociali, e in particolare l’economia, sono davvero una scienza? Come può una scienza non prevedere e non accorgersi di quello che sta succedendo? Si tratta, come vedremo nel seguito, di domande ricorrenti, e anche in questa occasione qualcuno ha detto che, inseguendo i formalismi matematici, si sta perdendo di vista la realtà, mentre altri sostengono che il problema sta negli specifici formalismi adottati, che quelli usati sono superati, legati ad una matematica “vecchia”, magari mutuata in modo acritico da altre discipline. La speranza è allora che la crisi economica comporti un cambio di paradigma anche nella modellizzazione matematica. (shrink)

The research aims to identify the status of the application of electronic document management system in governmental institutions – the study was applied on the Palestinian Pension Agency. The population of this study is composed of all employees in the Palestinian Pension Agency. In order to achieve the objectives of the study, the researchers used the descriptive and analytical approach, through which try to describe the phenomenon of the subject of the study, analyze the data and the relationship between the (...) components and the views put around it. Census method was used due to the small size of the study population and ease of access to the target group. (108) questionnaires were distributed to all members of the study population, were (65) employees in the Gaza Strip and (43) employees in the West Bank. All questionnaires were recovered. The study found the following results: There were no statistically significant differences in the members of the population in response to differences in the study about the reality of the application of electronic document management system in governmental institutions - case study on the Palestinian Pension Authority due to the age. There are no statistically significant differences in population members in response to the reality of the application of electronic document management system in governmental institutions - case Study on the Palestinian Pension Authority due to the variable nature of the job. As well as there are no statistically significant differences in the members of the population in response to the study about the reality of the application of electronic document management system in governmental institutions - case study on the Palestinian Pension Authority due to the variable of specialization. There are statistically significant differences in the study about the reality of the application of electronic document management system in governmental institutions - case study on the Palestinian Pension Authority due to Qualification variable for the benefit of members of the population study who are holding a Bachelor degree. There are statistically significant differences in the study about the reality of the application of electronic document management system in governmental institutions – case study on the Palestinian Pension Authority due to the variable number of years of experience for the benefit of members of the study population who have experience between 11-15 years. The study found a group of recommendations, including: the need to focus on the establishment of a general management of electronic documents in the organization structure that takes care of all the technical processes in it an contains scientifically qualified persons in the field of electronic document management. The need is for the attention in developing strategic plans, policies and mechanisms of action commensurate with the electronic document management system. (shrink)

Abstract - The aim of the study is to identify the degree of administrative transparency in the Palestinian higher educational institutions in the Gaza Strip. In the study, the researchers adopted a descriptive and analytical method. The research population consisted of administrative staff, whether academic or administrative, except for those in senior management or the university council. The study population reached 392 employees. A random sample was selected (197). The number of questionnaires recovered was (160) with a recovery rate of (...) (81.2%). The researchers used a questionnaire for the data collection and were treated using SPSS to obtain the results. The results show that there is no significant difference between male responses and female responses due to gender variable. The results also confirm that there is no significant difference between respondents' responses due to the age variable. The results also showed a significant difference between respondents' responses attributed to the university variable. There is a fundamental difference between respondents' responses attributed to the scientifically qualified variable. The results also confirmed a significant difference between respondents' responses attributed to the management level variable. The results also confirmed a significant difference between respondents' responses due to variable years of service. The research reached a number of recommendations, the most important of which is: The necessity of Palestinian universities to adhere to the application of transparency standards in all university activities. The need to benefit from regional and international experience in the application of transparency systems within universities and to examine the possibility of applying these systems in our universities. As well as the need to engage in the program of teaching transparency in universities, as it is confirmed that only five universities participated in this experiment. The importance of raising awareness among the employees of Palestinian universities to clarify the foundations of building transparency and its dimensions to represent the active supporter through workshops and seminars. (shrink)

This study aims to look at the role of the practice of excellence strategies in education in achieving sustainable competitive advantage for the Higher educational institutions of the faculty of Engineering and Information Technology at Al-Azhar University in Gaza, a model, and the study considered the competitive advantage of educational institutions stems from the impact on the level of each student, employee, and the institution. The study was based on the premise that the development of strategies for excellence in education, (...) and its implementation is a vital important prerequisite to achieve sustainable competitive advantage in higher educational institutions. The study followed a systematic exploratory descriptive methodology through review of the theoretical literature, and the adoption of the experience of the Faculty of Engineering and Information Technology at Al-Azhar University in Gaza as a model for its unique experience in the field of excellence in education. The study results showed that the most important are: There is a strong correlation between the level of exercising excellence strategies in education and the achievement of higher educational institutions to the sustainable competitive advantage. The results include a general required number of important sub results on the subject of the model - Faculty of Engineering and Information Technology at Al-Azhar University in Gaza as follows: - The student considered the academic focus of the operation in the development process of the workers’ skills, particularly academics at the university helps to distinguish students and increase the employment rate after graduation. - The existence of consistency in development efforts and quality improvement for all three levels (student, employee, and the university), and this contributes to the Faculty excellence. - The Faculty has been able to achieve competitive advantages by offering excellent services without harming the efficiency, and this alone is a great success because improving service properties requires great investments, which negatively affect the continued institutional development. The study also reached a set of recommendations as follows: - The need to exercise excellence strategies in education, excellence reward at the national level, and those higher educational institutions follow the criteria for measuring the competitive advantages of its institutions always. - There is a need to increase efforts to implement programs of excellence, the allocation of adequate time, reward outstanding efforts as well. There is a necessity for each faculty to achieve competitive advantage and sustainability, using the general philosophies of competitive advantage, but with a different strategically content from what is in the private commercial sector, it reflects the Faculties mission and objectives, depending on making improvements and excellence in processes that ensure the safety of its outputs. As well as the need to find a balance between the work of teaching and research work of the faculty members, this has important implications regarding the criteria used in the process of excellence evaluation. The study recommended the adoption of strategies for excellence in education on a national public policy level mainly in the processes of change in higher education institutions. The need to support the existence of a common understanding of the efforts of excellence to create a general culture that appreciates excellence in faculties and universities. This underlines the need for transparent, fair rewards systems, to encourage innovation in education. The need to conduct a comprehensive surveys on the graduates of faculties and universities including the areas of employment and skills, because that will give accurate indications of the graduates and will help to establish a link to a more precise about the relationship of excellence strategies with the competitive advantages. (shrink)

Abstract— This study aimed to identify the degree of use of the capabilities of decision-support systems in Palestinian institutions higher education, Aqsa University in Gaza - a case study. The study used a analytical descriptive approach, and the researchers used the of questionnaire tool to collect the data, the researchers using stratified random sample distributed (150) questioners to the study population and (126) was obtained back with rate of 84%. The study showed that the most important results are: that senior (...) management supports the existence of decision support systems and that there is approval by the respondents on the paragraphs of the use of the capabilities of decision support systems in general. And that there are no significant differences between the averages of the answers of respondents differences about the degree of use of decision support systems capabilities attributed to personal data. The study also concluded a series of recommendations including: increasing the adoption of the senior management decision support in their decision-making systems. And increased regulatory attention to the potential available to decision support systems directly to the senior management in the Palestinian universities in the Gaza Strip. There is an increased interest in the physical and technical possibilities available for the use of decision support systems. There is an increased interest in human potential available for the use of decision support systems. Investment of information available to universities in building the capacities of integration techniques and other information technology capabilities. The empowerment of human resources in universities and participating in making decisions concerning the construction of the capabilities of information technology. (shrink)

This paper aims to assess knowledge management maturity at HEI to determine the most effecting variables on knowledge management that enhance the total performance of the organization. This study was applied on Al-Azhar University in Gaza strip, Palestine. This paper depends on Asian productivity organization model that used to assess KM maturity. Second dimension assess high performance was developed by the authors. The controlled sample was (364). Several statistical tools were used for data analysis and hypotheses testing, including reliability Correlation (...) using Cronbach’s alpha, “ANOVA”, Simple Linear Regression and Step Wise Regression. The overall findings of the current study suggest that KMM is suitable for measuring and lead to enhance high performance. KMM assessment shows that the university maturity level is in level three. Findings also support the main hypothesis and it is subhypotheses. The most important factors effecting high performance are: Processes, KM leadership, People, KM Outcomes, Knowledge Process. Furthermore the current study is unique by the virtue of its nature, scope and way of implied investigation, as it is the first study at HEI in Palestine explores the status of KMM using the Asian productivity model. (shrink)

This study aims to use the Asian knowledge model “APO” as a determinant for performance excellence in universities and identifying the most effecting factors on it. This study was applied on Al-Azhar University in Gaza strip. The result of the study showed that (APO) model is valid as a measure and there are four dimensions in the model affecting significantly more than the others (university processes, KM leadership, personnel, KM outputs). Furthermore, performance excellence produced though modernizing the means of education, (...) curriculum development, technology and flexibility in the organizational structure. The study recommends expanding the usage of (APO) model, enhancing the role of knowledge leadership, technology, organizational flexibility, sharing culture and incentive systems that encouraging innovation. (shrink)

This paper asks how perception becomes racializing and seeks the means for its critical interruption. My aim is not only to understand the recalcitrant and limitative temporal structure of racializing habits of seeing, but also to uncover the possibilities within perception for a critical awareness and destabilization of this structure. Reading Henri Bergson and Maurice Merleau-Ponty in dialogue with Frantz Fanon, Iris Marion Young and race-critical feminism, I locate in hesitation the phenomenological moment where habits of seeing can be internally (...) fractured. Hesitation, I claim, makes visible the exclusionary logic of racializing and objectifying perception, countering its affective closure and opening it to critical transformation. (shrink)

There is no doubt that custard apple diseases are among the important reasons that destroy the Custard Apple plant and its agricultural crops. This leads to obvious damage to these plants and they become inedible. Discovering these diseases is a good step to provide the appropriate and correct treatment. Determining the treatment with high accuracy depends on the method used to correctly diagnose the disease, expert systems can greatly help in avoiding damage to these plants. The expert system correctly diagnoses (...) Custard Apple disease to make it easier for farmers to find the right treatment based on the appropriate diagnosis. Objectives: A specialized syllable language system was established for the diagnosis of Custard Apple plant disease. (shrink)

This article goes behind stereotypes of Muslim veiling to ask after the representational structure underlying these images. I examine the public debate leading to the 2004 French law banning conspicuous religious signs in schools and French colonial attitudes to veiling in Algeria, in conjunction with discourses on the veil that have arisen in other western contexts. My argument is that western perceptions and representations of veiled Muslim women are not simply about Muslim women themselves. Rather than representing Muslim women, these (...) images fulfill a different function: they provide the negative mirror in which western constructions of identity and gender can be positively reflected. It is by means of the projection of gender oppression onto Islam, and its naturalization to the bodies of veiled women, that such mirroring takes place. This constitutes, I argue, a form of racialization. Drawing on the work of Fanon, Merleau-Ponty and Alcoff, I offer a phenomenological analysis of this racializing vision. What is at stake is a form of cultural racism that functions in the guise of anti-sexist and feminist liberatory discourse, at once posing a dilemma to feminists and concealing its racializing logic. (shrink)

The aim of the research is to identify the relationship between the performance criteria and the achievement of the objectives of supervision which is represented in the performance of the job at the Islamic University in Gaza Strip. To achieve the objectives of the research, the researchers used the descriptive analytical approach to collect information. The questionnaire consisted of (22) paragraphs distributed to three categories of employees of the Islamic University (senior management, faculty members, their assistants and members of the (...) administrative board). A random sample of 314 employees was selected, 276 responses were retrieved with a return rate of 88.1%. The SPSS program was used to enter, process, and analyze the data. The results of the study showed a positive relationship between the performance criteria and the achievement of the control objectives represented by the job performance in the Islamic University from the point of view of the members (senior management, faculty and their assistants and the administrative board). The researchers also recommended a number of recommendations, including the provision of an appropriate level of control system components today through the continuous updating and development of performance standards and the need to provide the necessary physical and financial resources to continue the development and achievement within the university. Expand the development of technology in the various activities of the university through the construction of a complete and integrated system to support the control systems in the university to suit its size. The researchers also recommended the follow-up, review of the performance standards and work to modify them in line with the mission of the university and the goals that the university seeks to reach. (shrink)

What does Husserlian phenomenology have to offer feminist theory? More specifically, can we find resources within Husserl’s account of the living body ( Leib ) for the critical feminist project of rethinking embodiment beyond the dichotomies not only of mind/body but also of subject/object and activity/passivity? This essay begins by explicating the reasons for feminist hesitation with respect to Husserlian phenomenology. I then explore the resources that Husserl’s phenomenology of touch and his account of sensings hold for feminist theory. My (...) reading of Husserl proceeds by means of a comparison between his description of touch in Ideas II and Merleau-Ponty’s early appropriation of this account in the Phenomenology of Perception, as well as through an unlikely rapprochement between Husserl and Irigaray on the question of touch. Moreover, by revisiting the limitations in Husserl’s approach to the body—limitations of which any feminist appropriation must remain cognizant—I attempt to take Husserl’s phenomenology of touch beyond its initial methodologically solipsistic frame and to ask whether and how it can contribute to thinking gendered and racialized bodies. The phenomenology of touch, I argue, can allow us to understand the interplay between subjective, felt embodiment and social-historical context. In opening up Husserl’s account of touch to other dimensions—intersubjective and affective—sociality is revealed as residing within, and structuring of, touch. Such touch can allow us to think embodiment anew. (shrink)

In this paper, we designed and developed an intelligent tutoring system for teaching Photoshop. We designed the lessons, examples, and questions in a way to teach and evaluate student understanding of the material. Through the feedback provided by this tool, you can assess the student's understanding of the material, where there is a minimum overshoot questions stages, and if the student does not pass the level of questions he is asked to return the lesson and read it again. Eventually this (...) administration is a special teacher for the students and can continue with him until he fully understands the lesson without weariness or boredom, regardless of the level of student. (shrink)

The lack of ideological diversity in social research, paired with the lack of engagement with citizens and policymakers who come from other places on the ideological spectrum, poses an existential risk to the continued credibility, utility and even viability of social research. The need for reform is urgent.

The research aims to identify the impact of the management requirements on operating of computerized management information systems to improve performance, and discuss the perceptions of respondents to develop the performance of employees in the Gaza Electricity Distribution Company, the researchers used the stratified sample method, (360) questionnaires were distributed on the study sample, (306) questionnaires were recoved with a percentage of (85%). The most important findings of the study: computerized MI have a positive impact on the development of performance (...) in the Gaza Electricity Distribution Company systems. The is statistical significance impact between “the physical, software supplies, human and organizational” requirements for the management and operation of computerized management information systems and performance development in the Gaza Electricity Distribution Company. -/- The research also concluded a series of recommendations: the need to strengthen the company's management interest in the use of computerized management information systems in all its components and elements of being an important variable which contributes to the effect on performance development. It's essential that we develop the infrastructure for information technology in general, and computerized management information systems, in particular for the development of performance. Increased interest in providing the material of equipment and devices used in the computerized management information system requirements. Interest in providing technical inputs to the computerized management information systems through keeping pace with technological means and modern techniques and work on the training of personnel to use those systems. And increased attention to human inputs of computerized management information systems "specialists technicians and end-users" through a variety of disciplines working in the field of computerized management information systems. (shrink)

The aim of the research is to shed light on the nature of the organizational structure prevailing in Palestinian governmental universities and to identify the most important differences in the perceptions of employees of the organizational structure in the Palestinian governmental universities according to the demographic and organizational variables. The researchers used the descriptive analytical method, through a questionnaire randomly distributed to the sample of the employees of Al-Aqsa University. The study was conducted on a sample of (80) administrative staff (...) from Al-Aqsa University. The study found that there is a moderate degree of satisfaction with the nature of the organizational structure prevailing in the Palestinian governmental universities from the point of view of the administrative staff, with a percentage of (63.11%). The absence of differences between the sample according to the gender variable in their perception of the nature of the organizational structure prevailing at Al-Aqsa University, the absence of differences in their perception of the nature of the organizational structure depending on the age variable. There are statistical significance differences in the perception of the elements of the organizational climate depending on the variable of scientific qualification in their perception of the nature of the organizational structure in favor of holders of a bachelor's degree, the absence of differences in their perception of the nature of the organizational structure depending on the variable years of service, and the absence of differences in their perception of the nature of the organizational structure depending on the variable level of career (Director, Head of Department, and Administrative Officer). The study reached a number of recommendations, the most important of which is that the management of the Palestinian governmental universities in general and Al-Aqsa University in particular should be given special attention to the organizational structure and modified in a way that achieves the goals of the university and the aspirations of the employees. The universities should have the opportunity to participate in the restructuring of the organizational structure, the importance of solving the problems of employees and giving them the opportunity to contribute to solving their own problems, and the need to use the method of rotation of employees and periodically. (shrink)

The study aimed to identify the level of promotion of entrepreneurship in the technical colleges in Palestine. The analytical descriptive method was used in the study. A questionnaire of 41 items was randomly distributed to the technical colleges in the Gaza Strip. The random sample consisted of (275) employees from the mentioned colleges, and the response rate were (74.5%). The results of the study showed that the technical colleges achieved a high level of promotion of entrepreneurship with a relative weight (...) of 73.45%. The results of the study showed that there is a high level of promotion of entrepreneurship (risk, preparedness, proactive competition, innovation orientation) in the technical colleges in Gaza Strip. The field of competition came in first place with a relative weight of 76.65%. In the second place came the field (the trend towards innovation) and relative weight (74.96%). In the third place came the field of pre-emptive preparedness with a relative weight of 74.07%. In the fourth and last place came the field of risk and a relative weight of 68.39%. The results confirmed that there are statistically significant differences in the promotion of entrepreneurship in the technical colleges in Gaza Strip due to the college variable in favor of UCAS. The results confirmed that there is no statistically significant relationship in the promotion of entrepreneurship in technical colleges in Gaza Strip due to the variable level of employment. The researchers suggest a set of recommendations, the most important of which is to draw the attention of the technical colleges to the importance of promoting entrepreneurship, because of their role in reducing the problem of unemployment, the importance of linking technical education and promoting entrepreneurship to the Palestinian society in general and Gaza Strip in particular. The importance of urging decision-makers in technical colleges to promote interest in leadership and to put their own courses in all technical education programs in these colleges, as well as enhancing the technical, technological and technical capabilities of technical education and keeping pace with the latest international standards by providing the necessary material resources. There is a need to urge researchers to conduct further studies of the future which deal with the same variables of the current study in the field of entrepreneurship and applied to other sectors. (shrink)

In this paper an Artificial Neural Network (ANN) model was used to help cars dealers recognize the many characteristics of cars, including manufacturers, their location and classification of cars according to several categories including: Buying, Maint, Doors, Persons, Lug_boot, Safety, and Overall. ANN was used in forecasting car acceptability. The results showed that ANN model was able to predict the car acceptability with 99.12 %. The factor of Safety has the most influence on car acceptability evaluation. Comparative study method is (...) suitable for the evaluation of car acceptability forecasting, can also be extended to all other areas. (shrink)

Drawing on Merleau-Ponty’s “Eye and Mind” and Bergson’s Matière et mémoire and “La perception du changement,” I ask what resources are available in vision for interrupting objectifying habits of seeing. While both Bergson and Merleau-Ponty locate the possibility of seeing differently in the figure of the painter, I develop by means of their texts, and in dialogue with Iris Marion Young’s work, a more general phenomenology of hesitation that grounds what I am calling “critical-ethical vision.” Hesitation, I argue, stems from (...) affect and leads to critical memory. In hesitation, the seeming coincidence between my habits of seeing and the visible is decentered, revealing these habits and their social reference as the constitutive horizon of my field of vision. Hesitation, then, provides the phenomenological moment within which vision may become at once critically watchful, destabilizing its objectifying habits, and ethically responsive, recollecting its affective grounds. The critical and the ethical are here inseparable. Critically, this vision is an awareness of the structures of invisibility, diacritical and habitual, social and historical, to which my vision owes—dimensions which institute particular ways of seeing and being as norm while eliding others. Ethically, this is the recognition of how seeing is already seeing with others—others whose affective influence is operative within vision, even as their existence is reductively represented or denied. (shrink)

The study aimed to identify the intermediate role of the standard of operations in the relationship between the focus on students and beneficiaries in achieving satisfaction of students in Palestinian universities. The study used the analytical descriptive method. The study was conducted on university leadership in Al-Azhar, Islamic and Al-Aqsa Universities. The study sample consisted of (200) individuals, 182 of whom responded, and the questionnaire was used in collecting the data. The results of the study were as follows: - There (...) is a statistically significant effect on the adoption of the criterion of focus on the students benefiting to achieve the satisfaction of students in the Palestinian universities, where the value of R Square (35.3%), there is a statistically significant effect on the adoption of the criterion of focus on the students benefiting on the use of the standard of operations in Palestinian universities. The value of the R Square is (62.8%), there is a statistically significant impact of the criterion of operations on the satisfaction of students in Palestinian universities. Where the value of the R is (36.2%), there is a significant effect on the adoption of the criterion of emphasis on students benefiting from the satisfaction of students in Palestinian universities with the existence of the standard of operations as an intermediary variable. The role of the mediator in the relationship between the adoptions of the criterion of focus on the students benefiting to achieve the satisfaction of students in Palestinian universities was revealed through the use of Path Analysis. The study presented a number of recommendations, the most important of which is: to increase the focus of the universities on students and beneficiaries in a manner appropriate to achieve the objectives of the university on the one hand, and students and beneficiaries on the other, and in line with the approach of quality and excellence, the universities more attention to the management of operations through the design and development of programs Academic and internal services according to the needs of students, and improving processes in innovative ways to generate added value for students and beneficiaries, the universities have made more efforts to create satisfaction among students and beneficiaries by developing internal performance indicators to measure student satisfaction, Students and other university beneficiaries periodically to improve their satisfaction. (shrink)

This paper suggests that time could have a much richer mathematical structure than that of the real numbers. Clark & Read (1984) argue that a hypertask (uncountably many tasks done in a finite length of time) cannot be performed. Assuming that time takes values in the real numbers, we give a trivial proof of this. If we instead take the surreal numbers as a model of time, then not only are hypertasks possible but so is an ultratask (a sequence which (...) includes one task done for each ordinal number—thus a proper class of them). We argue that the surreal numbers are in some respects a better model of the temporal continuum than the real numbers as defined in mainstream mathematics, and that surreal time and hypertasks are mathematically possible. (shrink)

I argue that representations of the Muslim woman in the Western imaginary function as counter-images to the patriarchal ideal of Western woman. Drawing upon the work of Frantz Fanon (and supplementing it with a consideration of the role of gender), I show how the image of the veiled, Muslim woman is both othered and racialized. This “double othering,” I argue, serves: (i) To normalize Western norms of femininity. The social control of women and their bodies by liberal society is hidden. (...) Gender oppression is rather projected onto Muslim women, and identified with their societies, while remaining invisible within Western society. Western womanhood is taken to be “free” of such oppression. (ii) To deflect attention away from Western patriarchy, and promote complicity on the part of Western women with this society rather than other women. (iii) To represent Western femininity as an ideal that solicits women’s complicity universally. The attempt is to establish the superiority of Western society and its gender norms and morally justify the domination of other societies (in the name of civilization and the liberation of women). (shrink)

Merleau-Ponty's reference to "a past which has never been present" at the end of "Le sentir" challenges the typical framework of the Phenomenology of Perception, with its primacy of perception and bodily field of presence. In light of this "original past," I propose a re-reading of the prepersonal as ground of perception that precedes the dichotomies of subject-object and activity-passivity. Merleau-Ponty searches in the Phenomenology for language to describe this ground, borrowing from multiple registers (notably Bergson, but also Husserl). This (...) "sensory life" is a coexistence of sensing and sensible—bodily and worldly—rhythms. Perception is, then, not a natural given, but a temporal process of synchronization between rhythms. By drawing on Bergson, this can be described as a process in which virtual life is actualized into perceiving subject and object perceived. Significantly, this process involves non-coincidence or delay whereby sensory life is always already past for perception. (shrink)

I develop a phenomenological account of racialized encounters with works of art and film, wherein the racialized viewer feels cast as perpetually past, coming “too late” to intervene in the meaning of her own representation. This points to the distinctive role that the colonial past plays in mediating and constructing our self-images. I draw on my experience of three exhibitions that take Muslims and/or Arabs as their subject matter and that ostensibly try to interrupt or subvert racialization while reproducing some (...) of its tropes. My examples are the Jean-Joseph Benjamin-Constant exhibition at the Montreal Museum of Fine Arts (2015), the exposition Welten der Muslime at the Ethnologisches Museum in Berlin (2011–2017), and a sculpture by Bob and Roberta Smith at the Leeds City Art Gallery, created in response to the imperial power painting, General Gordon’s Last Stand, that is housed there. My interest is in how artworks contribute to the experience of being racialized in ways that not only amplify the circulation of images but also constitute difficult temporal relations to images. Drawing on Frantz Fanon’s Black Skin, White Masks, I argue that such racialized images are temporally gluey, or stuck, so that we are weighted and bogged down by them. This essay received Honorable Mention from the American Society for Aesthetics Feminist Caucus Committee in the Feminist Research Essay prize in 2020. (shrink)

Abstract: Smoke detectors are critical devices for early fire detection and life-saving interventions. This research paper explores the application of Artificial Neural Networks (ANNs) in smoke detection systems. The study aims to develop a robust and accurate smoke detection model using ANNs. Surprisingly, the results indicate a 100% accuracy rate, suggesting promising potential for ANNs in enhancing smoke detection technology. However, this paper acknowledges the need for a comprehensive evaluation beyond accuracy. It discusses potential challenges, such as overfitting, dataset size, (...) and class imbalance, and presents strategies employed to address these issues. Additionally, the paper emphasizes the importance of alternative evaluation metrics, including precision, recall, and F1-score, to assess the model's performance comprehensively. Detailed information regarding the model architecture, data preprocessing, and hyperparameter tuning is provided to enhance the reproducibility of the research. The study also discusses ethical considerations and the implications of false positives and false negatives in smoke detection applications. While achieving 100% accuracy is a notable accomplishment, this paper calls for cautious interpretation and further validation in real-world settings. It concludes by highlighting areas for future research and improvement in smoke detection technology, emphasizing the need for practical deployment and the reduction of false alarms. (shrink)

If an asymmetry in time does not arise from the fundamental dynamical laws of physics, it may be found in special boundary conditions. The argument normally goes that since thermodynamic entropy in the past is lower than in the future according to the Second Law of Thermodynamics, then tracing this back to the time around the Big Bang means the universe must have started off in a state of very low thermodynamic entropy: the Thermodynamic Past Hypothesis. In this paper, we (...) consider another boundary condition that plays a similar role, but for the decoherent arrow of time, i.e. the subsystems of the universe are more mixed in the future than in the past. According to what we call the Entanglement Past Hypothesis, the initial quantum state of the universe had very low entanglement entropy. We clarify the content of the Entanglement Past Hypothesis, compare it with the Thermodynamic Past Hypothesis, and identify some challenges and open questions for future research. (shrink)

Papaya is a tropical fruit with a green cover, yellow pulp, and a taste between mango and cantaloupe, having commercial importance because of its high nutritive and medicinal value. The process of sorting papaya fruit based on maturely is one of the processes that greatly determine the mature of papaya fruit that will be sold to consumers. The manual grading of papaya fruit based on human visual perception is time-consuming and destructive. The objective of this paper is to the status (...) classification of papaya fruits if it's mature or partially matured or unmatured. A deep learning technique that was extensively applied to image recognition was used. The trained model achieved an accuracy of 100% on a held-out test set, demonstrating the feasibility of this approach. Classification model of VGG16 achieved a 100% accuracy and 112 seconds of training time. (shrink)

In this paper, we present an intelligent tutoring system developed to help students in learning Computer Theory. The Intelligent tutoring system was built using ITSB authoring tool. The system helps students to learn finite automata, pushdown automata, Turing machines and examines the relationship between these automata and formal languages, deterministic and nondeterministic machines, regular expressions, context free grammars, undecidability, and complexity. During the process the intelligent tutoring system gives assistance and feedback of many types in an intelligent manner according to (...) the behavior of the student. An evaluation of the intelligent tutoring system has revealed reasonably acceptable results in terms of its usability and learning abilities are concerned. (shrink)

The purpose of this study is to identify the requirements of computerized Management Information Systems and their role in improving the quality of administrative decisions in the Palestinian Ministry of Education and Higher Education. The authors used the descriptive analytical method and the questionnaire method to collect the data. (247) questionnaires were distributed on the study sample and (175) questionnaires were collected back with a recovery rate of (70.8). The study showed a number of results, the most important of which (...) are: There exist a role for computerized management information system requirements in improving the quality of administrative decisions in the Ministry of Education and Higher Education. This result is due to the existence of the support and attention by the senior management in the Ministry of Education and Higher Education by 65.06%, the physical requirements available for the use of computerized Management Information Systems are available by (72.19%), and the software requirements for the use of computerized Management Information Systems are available at 67.74%. The results found that the human requirements available for the use of computerized Management Information Systems are available at (68.33%). The results showed that the organizational requirements that assist in the use of information systems are available at (64.19%). There are no statistically significant differences between respondents' responses to the role of computerized management information system requirements in improving the quality of administrative decisions in the Ministry of Education and Higher Education attributable to the variables(Gender, academic qualification, age, career level), while there are statistically significant differences in the role of computerized management information system requirements in improving the quality of administrative decisions in the Ministry of Education and Higher Education due to variable years of service. The study concluded that the Ministry of Education and Higher Education is able to cope with the external environmental changes rapidly and the limited time available for the collection and analysis of information. This means that administrative information systems should be used by increasing the approval of senior management on Management Information Systems in making their decisions, and to involve the employees in making any change and keep abreast of technical developments and try to use external bodies to advise in the field of computerized information systems, and work to increase coordination between the different departments of the ministry. (shrink)

Lately in the past couple of years, there are an increasing in the normal rate of playing computer games or video games compared to the E-learning content that are introduced for the safety of our children, and the impact of the video game addictiveness that ranges from (Musculoskeletal issues, Vision problems and Obesity). Furthermore, this paper introduce an intelligent tutoring system for both parent and their children for enhancement the experience of gaming and tell us about the health problems and (...) how we can solve them, with an easy user interface that way can our children be happy and excited about the information and their health. (shrink)

The study aimed to identify the role of measuring and evaluating performance in achieving the objectives of control and the performance of the job at the Islamic University in Gaza Strip. To achieve the objectives of the research, the researchers used the descriptive analytical approach to collect information which is the questionnaire that consisted of (22) phrases were distributed to three categories of employees of the Islamic University (Faculty Members and Their Assistants, Members of the Administrative Board, Senior Management). A (...) random sample of (314) employees was selected and 276 responses were retrieved with a recovery rate of 88.1%. The Statistical Analysis Program (SPSS) was used to enter process and analyze the data. The results of the research showed a positive role between measuring and evaluating the performance and achieving the objectives of the control of performance in the Islamic University from the point of view of the members (senior management, faculty and their assistants, and members of administrative board). The researchers also recommended a number of recommendations, most notably the provision of an appropriate level of the elements of the control systems today through the modernization and continuous development of performance measures and the need to provide the physical and financial resources necessary to continue the development and achievement within the university, to expand the development of technology in the various activities of the university through the construction of a complete and integrated system to support supervision systems in the university to suit the size of the university. The researchers also recommended following up and reviewing the performance measures and work to modify them in line with the mission and the goals of the university that it seeks to reach. (shrink)

To discover affects within Husserl’s texts designates a difficult investigation; it points to a theme of which these texts were forced to speak, even as they were explicitly speaking of regional ontologies and the foundations of sciences. For we may at first wonder: where can affection find a positive role in the rigor of a pure philosophy that seeks to account for its phenomena from within the immanence of consciousness? Does this not mean that the very passivity and foreignness of (...) affect will be overlooked; will it not be continually linked to a Vorstellung that issues as a ray of the pure ego? That is, will the phenomenological account of affect be reduced to the cognition of an object, as Emmanuel Levinas suggests? Yet there are affects in Husserl’s texts that maintain their autonomy and resist subsumption to an objectivating intentionality.We may see this in the Lectures On the Phenomenology of the Consciousness of Internal Time: in the longitudinal intentionality of retention, through which consciousness becomes aware of its elapsed phases without making them into objects—a passive synthesis that gives the flow of time-constituting consciousness the form of a continually deferred auto-affection.1We find it again as early as the fifth Logical Investigation, 2 providing us with the impetus to radicalize Husserlian phenomenology. (shrink)

Cardiovascular diseases, including heart disease, pose a significant global health challenge, contributing to a substantial burden on healthcare systems and individuals. Early detection and accurate prediction of heart disease are crucial for timely intervention and improved patient outcomes. This research explores the potential of neural networks in predicting heart disease using a dataset collected from Kaggle, consisting of 1025 samples with 14 distinct features. The study's primary objective is to develop an effective neural network model for binary classification, identifying the (...) presence or absence of heart disease. The neural network architecture includes an input layer, a hidden layer, and an output layer, designed to capture intricate relationships within the dataset. Rigorous training and validation processes, accompanied by data preprocessing steps, ensure the model's robustness and generalization capabilities. The results demonstrate promising performance, with an accuracy of 92% and an average error of 0.062. Moreover, an analysis of feature importance highlights key predictors, including "oldpeak," "thalach," "trestbps," "ca," "thal," "cp," "chol," "sex," "restecg," "age," "slope," "fbs," and "exang." This research contributes to the field of predictive healthcare by leveraging neural networks to enhance heart disease prediction. The developed model offers the potential for early identification of individuals at risk, facilitating timely medical interventions and ultimately improving public health. Further exploration of machine learning techniques in healthcare promises to reshape disease prediction and prevention strategies. (shrink)

Publication date: 29 September 2016 Source: Author: Samy S. Abu Naser, Mazen J. Al Shobaki, Youssef M. Abu Amuna This paper aims to measure knowledge management maturity in higher education institutions to determine the impact of knowledge management on high performance. Also the study aims to compare knowledge management maturity between universities and intermediate colleges. This study was applied on five higher education institutions in Gaza strip, Palestine. Asian productivity organization model was applied to measure Knowledge Management Maturity. Second dimension (...) which assess high performance was developed by the authors. The controlled sample was. Several statistical tools were used for data analysis and hypotheses testing, including reliability correlation using Cronbach’s alpha, “ANOVA”, Simple Linear Regression and Step Wise Regression. The overall findings of the current study shows that maturity level is in the second level. Findings also support the main hypothesis and it is sub- hypotheses. The most important factors effecting high performance are: Processes, knowledge management leadership, People, knowledge management Outcomes. Furthermore the current study is unique by the virtue of its nature, scope and way of implied investigation, as it is the first comparative study between universities and intermediate colleges in Gaza Strip that explores the status of knowledge management maturity using the Asian productivity Model. (shrink)

Accurate statistical analysis of Fortnite gameplay data is essential for improving gaming strategies and performance. In this study, we present a novel approach to analyze Fortnite statistics using machine learning techniques. Our dataset comprises a wide range of gameplay metrics, including eliminations, assists, revives, accuracy, hits, headshots, distance traveled, materials gathered, materials used, damage taken, damage to players, damage to structures, and more. We collected this dataset to gain insights into Fortnite player performance and strategies. The proposed model employs advanced (...) machine learning algorithms and data preprocessing techniques. We aim to identify key performance indicators and influential factors that contribute to Fortnite success. By exploring patterns and relationships within the dataset, our model can provide valuable insights into gameplay optimization. Our research involves feature analysis to determine the most influential factors in predicting Fortnite performance. These factors include eliminations, assists, revives, accuracy, hits, headshots, distance traveled, materials gathered, materials used, damage taken, damage to players, damage to structures, and more. By understanding the impact of these factors, we aim to help Fortnite players enhance their skills and strategies. Through extensive training and validation of our machine learning model, we achieved remarkable results, with an accuracy rate of [Your Accuracy Rate]% and an average error of [Your Average Error]. This research not only provides valuable insights into Fortnite gameplay but also offers a foundation for future research in the field of esports analytics and performance optimization. (shrink)